Piani A e piani B. Manca meno di un mese alla fine del mercato e per le big nostrane è arrivato il momento di fare delle scelte, in entrata e in uscita. Da queste infatti dipenderanno gli ultimi acquisti che andranno a comporre le rose definitive e, di conseguenza, la griglia di partenza del campionato. Ad oggi, forse, solo la Roma può dire di aver quasi completato l’opera. Con l’arrivo di Ferreira Carrasco e quello, possibile, di Darmian i giallorossi concluderebbero il mercato in entrata con un bell’anticipo rispetto alle concorrenti. Il “forse” dipende però dalle cessioni, visto che qualcuno lascerà sicuramente la Capitale.
Chiarito il caso Benatia (la conferma del difensore sembra ormai certa), i papabili sono Destro e Ljajic senza dimenticare il desaparecido Gervinho, scontento per il mancato rinnovo e ancora distante dal gruppo. Ma l’ivoriano, a meno di clamorosi colpi di scena, resterà e allora a partire dovrà essere uno dei due sopraccitati, per non dire entrambi. Poca roba però rispetto ai problemi degli altri. Prendiamo la Juventus, autrice fin qui di un buonissimo mercato pur senza nomi altisonanti. Morata, Evra, Pereyra e Romulo (nel weekend le visite mediche) vanno comunque a rinforzare una rosa già molto competitiva, capace di vincere tre scudetti consecutivi, l’ultimo polverizzando ogni record. Già, ma cosa succederebbe se dovesse partire Vidal? I discorsi cambierebbero perché il cileno rientra a tutti gli effetti nella categoria “top player”.
Una sua cessione indebolirebbe la squadra ma porterebbe in cassa la bellezza di 60 milioni, di cui buona parte andrebbe sul mercato. Allegri si ritroverebbe così con un Guerrero in meno, ma forse anche con un difensore (Savic?) e un attaccante (Lavezzi?) in più. Gli acquisti passano dalle cessioni, su questo non si discute. Lo sa bene il Milan, da tempo a caccia di soldoni da investire sui rinforzi. Dopo aver risparmiato sull’ingaggio di Kakà, Galliani spera di fare lo stesso con Robinho per poi portarsi a casa il tanto agognato esterno d’attacco. I preferiti sarebbero Cerci e Lavezzi ma visti i prezzi, decisamente proibitivi, l’ad lavora su tante piste alternative. Su tutte Joel Campbell, il ragazzino dell’Arsenal messosi in luce con la Costa Rica ai Mondiali, ma anche Adel Taarabt, mai davvero dimenticato nell’ambiente rossonero. Proprio il marocchino pare favorito: costa decisamente meno e non rientra nei piani del Qpr (Wenger ha invece spiegato di voler puntare sul costaricano).
Tutto però passa dalle cessioni, come sempre del resto. Anche l’Inter infatti, pur avendo già acquistato numerosi giocatori, attende di conoscere il destino di alcuni “esuberi”. Guarin e Alvarez per esempio non rientrano nei piani di Mazzarri e la dirigenza, con ogni probabilità, tenterà di cederli fino all’ultimo giorno utile. A frenare le operazioni sono le richieste di Corso Vittorio Emanuele ma anche gli ingaggi, soprattutto quello del colombiano. Tutto sommato l’Inter sta già abbastanza bene e non ha quindi fretta di vendere, ma certo il mercato nerazzurro trarrebbe giovamento da una bella iniezione di denaro fresco. A quel punto Ausilio potrebbe tentare un colpaccio finale, in grado di lanciare la squadra verso obiettivi al momento non ipotizzabili.
Infine il Napoli. Gli azzurri hanno un problema che riguarda solo loro: il preliminare di Champions League. Fino al 26/27 agosto il mercato sarà necessariamente in fase di stallo dopodichè, in base a come andranno le cose (speriamo bene!), De Laurentiis e Bigon si muoveranno di conseguenza. Benitez potrebbe così avere i regali tanto attesi a cominciare da Fellaini, in uscita dal Manchester United, ma anche Lucas Leiva e, chissà, qualcuno in difesa. Anche in questo caso, insomma, piano A e piano B. Come per tutti, nessuno escluso.