Rimbalza il Pil Usa. Il prodotto interno lordo statunitense è schizzato oltre le attese nel secondo trimestre del 2014, dopo la battuta d’arresto del primo trimestre: secondo la lettura preliminare registra un +4%, contro una previsione per il +3%. Il dato americano era reduce da un calo del 2,1% (dato rivisto oggi dal -2,9%) nel primo trimestre, in un periodo comunque condizionato dal maltempo. Un’altra notizia che accelera il rafforzamento del dollaro e i future su Wall Street: il biglietto verde si porta ai massimi da otto mesi sull’euro, che scivola a 1,337. Il governatore della Fed, Janet Yellen, non potrà non tenere conto di questi dati.
Il Dipartimento del Tesoro Usa ha anche comunicato altri dati. La variazione nelle scorte aziendali, valutata 93,4 miliardi id dollari contro i 35,2 miliardi del primo trimestre, ha aggiunto 1,66 punti percentuali al pil nel periodo, segno che le aziende prevedono una ripresa sostenuta nel tempo che porti a un incremento della domanda. Al netto della variazioni nelle scorte, l’incremento è stato del 2,3% contro la contrazione dell’1% registrata nei tre mesi precedenti. Gli investimenti aziendali nel periodo sono invece cresciuti del 5,5% mentre gli investimenti residenziali fissi sono aumentati del 7,5% dopo due trimestri consecutivi di flessione. Positivo anche il contributo del governo, che ha aumentato le sue spese e i suoi investimenti nel trimestre dell’1,6%. Il governo ha anche rivisto il dato relativo al primo trimestre che riflette ora una flessione del 2,1% anzichè del 2,9% come da lettura di un mese fa.