I profitti sono più importanti della geopolitica. I mercati asiatici hanno messo da parte i tremori e le tensioni relativi a Ucraina e Gaza, e hanno cambiato direzione dopo che un numero crescente di corporation americane ha comunicato i profitti del secondo trimestre, che sono saliti oltre le attese (si tratta del 77% delle 82 società del S&P500 che hanno finora comunicato gli utili).
L’indice regionale MSCI Asia Pacific escluso Giappone sale dello 0,3% a due ore dalla chiusura della borsa di Shanghai (Tokyio è chiusa per festività). Lo yen si è rafforzato a 101,2 e l’euro è stabile a 1,354. L’oro mantiene i guadagni di venerdì, dopo l’aggravarsi delle tensioni internazionali, e quota 1313 $/oncia. Anche il greggio mantiene i livelli di fine settimana scorsa e registra 103,0 $/b (WTI – Il Brent quota 107,3, con un differenziale che scende ancora, a poco più di 4 dollari). I futures azionari su Londra e New York sono all’incirca stabili.
