L’impronta genetica dell’umile grano è stata finalmente decifrata per la prima volta. Una scoperta, dicono i ricercatori, che potrebbe aprire la strada a migliori varietà di frumento, più resistenti a intemperie e malattie. Il grano da pane è un alimento base per il 30% della popolazione mondiale, ma i suoi segreti genetici sono stati particolarmente difficili da decifrare, dato che l’intero genoma è complesso: cinque volte quello dell’Homo sapiens. Se l’impronta è stata disvelata, la sequenza completa del genoma ha bisogno ancora di tempo, circa tre anni di analisi.
Lo studio, che è stato condotto su una varietà di grano conosciuta come ‘primavera cinese’ (Triticum aestivum L.) ha prodotto una bozza del genoma, inclusa la posizione di 124mila geni. Una squadra di ricercatrori francesi ha mappato un cromosoma completo (il 3B), ma ce ne sono altri 20 da analizzare. “Abbiamo raggiunto una pietra miliare nel nostro itinerario”, ha detto Catherine Feuillet, dell’International Wheat Genome Sequencing Consortium (IWGSC).
C’è un gran bisogno di varietà più produttive, perché la popolazione mondiale è stimata raggiungere i 9 miliardi nel 2050, e la produzione di grano sta diminuendo, a causa del riscaldamento glovbale: è già scesa del 5,5% dal 2000 al 2008, secondo i ricercatori dell’IWGSC.