Continua a crescere il superindice dell’economia statunitense, che registra a giugno il quinto aumento mensile consecutivo. L’indice, redatto dal gruppo di ricerca privato Conference Board, ha fatto segnare una crescita dello 0,3% in giugno a 102,2 punti, comunque meno dello 0,5% atteso dagli analisti. A maggio il dato era cresciuto dello 0,7% (rivisto al rialzo dallo 0,5% della prima stima).
Secondo l’economista del Conference Board Ataman Ozyildirim, “L’aumento generalizzato degli ultimi sei mesi segnala che l’economia sta crescendo nel breve termine e potrebbe accelerare nella seconda metà dell’anno”, nonostante alcuni indicatori diano ancora segnali di relativa debolezza.
Tra le componenti dell’indice, quella relativa alla situazione corrente ha mostrato una crescita dello 0,2%, mentre quella sulle aspettative future è balzata avanti dello 0,5%.
Nello stesso tempo, però, cala la fiducia dei consumatori statunitensi. Il relativo dato riportato dall’Università del Michigan, infatti, segna un calo dagli 82,5 punti di giugno agli 81,3 di luglio, contro aspettative degli analisti per un aumento a 83 punti.
Il sottoindice che misura la fiducia sulle condizioni correnti dell’economia è salito a 97,1 dai 96,6 punti contro attese per 97 punti. Quello che misura la fiducia sulle condizioni future è sceso per il terzo mese consecutivo a 71,1 da 73,5 punti, meno del consensus per 74 punti.
Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono aumentate dal 3,1% al 3,3%, mentre quelle a cinque anni sono calate al 2,6% dal 2,9%.