Dopo le polemiche andate in scena nelle ultime ore fra la Bundesbank e Palazzo Chigi, il numero uno del Tesoro italiano e la titolare della Farnesina cercano di alleggerire i toni della disputa. “Non c’è alcun problema con la Germania – ha detto questa mattina Pier Carlo Padoan a margine di un convegno a Roma –, ieri ho avuto un lungo colloquio con il mio amico Schauble: non c’è alcun problema”.
Sulla stessa linea il ministro degli Esteri: “Non c’è una crisi diplomatica con la Germania, ma una discussione politica, anche con altri Paesi, su come interpretare il patto di stabilità – ha detto Federica Mogherini in un’intervista a Radio Capital –. L’Italia secondo il ministro sta esercitando un peso europeo nuovo, che apre interessanti possibilità. C’è un filo diretto tra Italia e Germania, tra me ed il ministro degli Esteri Steinmeier e tra Matteo e Angela Merkel. Bisogna uscire dall’idea di un’Italia e dei Paesi del sud Europa contro quelli del Nord, perché abbiamo obiettivi comuni. Si tratta di capire come condividere questa volontà e trovare strumenti concreti per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia europea”.
Poche ore prima, ad ogni modo, il ministro tedesco dell’Economia Wolfgang Schaeuble si era espresso in termini piuttosto chiari: “Rifiuto il tema della flessibilità – aveva detto –. Abbiamo bisogno di crescita, questo sì, e d’investimenti”.
Ancora più duro il presidente della Banca centrale tedesca, Jens Weidmann: “Renzi ora ci dice cosa fare, ma fare più debiti non è il presupposto della crescita”.
Intorno alle 22 e 20, la replica di Palazzo Chigi: “Se la Bundesbank pensa di farci paura forse ha sbagliato Paese. Sicuramente ha sbagliato Governo”.
Padoan oggi è intervenuto anche sul capitolo privatizzazioni, sottolineando che “non stanno andando a rilento”. In realtà, circolano indiscrezioni sulla possibilità che, per sopperire alla lentezza con cui sta procedendo il piano, il Tesoro starebbe pensando di mettere sul mercato un’altra quota di Eni ed Enel. A questo proposito, il ministro dell’Economia si è limitato a rispondere di non aver “letto i giornali”.
Quanto alla ripresa economica, “è ancora debole: in molte aree gli investimenti sono molto bassi e la disoccupazione resta fortemente alta – ha continuato Padoan –. L’incertezza macroeconomica e l’instabilità politica in alcuni Paesi hanno peggiorato la crisi, noi abbiamo bisogno di trovare una soluzione per fronteggiare l’attuale basso e inadeguato livello di investimenti: dobbiamo mettere gli investimenti al centro della nostra agenda economica, questo potrebbe favorire la crescita nel medio-termine, generare occupazione e maggiore capacità produttiva”.
Il titolare di Via XX Settembre ha quindi sottolineato che “l’Italia è determinata a mettere in campo azioni concrete per supportare gli investimenti durante il semestre Ue. Noi – ha concluso – possiamo fruttuosamente lavorare insieme nei prossimi mesi per mettere crescita e lavoro in cima alla nostra agenda”.