L’EST EUROPA FA PAURA ALLE GRANDI BANCHE
VOCI DI VETO SUL BRASILE, TELECOM IN ALTALENA
Chiusura sofferta in Piazza Affari sotto la pressione delle vendite sulle banche.
L’indice Ftse Mib perde l’1,49% a quota 21.559.
Assai più piatti gli altri listini europei, in assenza di Wall Street ferma poer festività: Parigi scende dello 0,47%, Francoforte -0,20%. Fa peggio l’Ibex madrileno -0,75%. Londra chiude addirittura in asecsa +0,01%.
In calo lo spread a quota 156 bp, il rendimento del dennale è apri al 2,81%.
Arretra l’euro contro il dollaro per il quarto giorno di fila a 1,358; la moneta unica perde colpi nche contro la sterlina 0,792 (cinque ribassi consecutivi).
A condizionare al ribasso il comparto bancario è stato il crollo dell’austriaca Erste Bank -15% a Vienna. La banca ha accusato un rosso di 1,6 miliardi di euro dopo la decisione del governo di Budapest di condonare le perdite in valute dei contraenti dei mutui. L’istituo ha anche svalutato impieghi in Romania.
Soffrono di riflesso Unicredit –3,2% ed Intesa Sanpaolo -3%, la banca più esposta con Budapest. L’indice Stoxx delle banche europee è in calo dell’1,3%.
Scivolano anche le altre banche, non esposte verso Est.
MontePaschi perde il 2,5%. Banco Popolare il 2%. Sotto anche Banca Popolare di Milano -2,5% ed Ubi Banca -3,8%. Fra gli altri titoli finanziari, UnipolSai -0,5%. Generali -0,7%.
Ribaltone nel pomeriggio per Telecom Italia. Dopo una mattinata in lieve rialzo il titolo si inabissato fino ad un minimo di 0,8825 euro. A provocare la frana sono state le indiscrezioni riportate da Bloomberg su un possibile stop alla vendita di Tim Brasil da parte del Tesoro italiano che avrebbe minacciato di estendere il decreto sulla golden share anche sugli asset esteri. Alla fine il titolo contiene la perdita all’1,4%.
In calo anche Mediaset -1,4%. A poche ore dalla scadenza della prelazione su Digital Plus.
Deboli le società del Tesoro. Enel ed Eni entrambe -0,8%. In terreno negativo le società industriali: Fiat -1,1%, StM -1,3%,Finmeccanica invariata. CNH Industrial -0,3%. Nel comparto del lusso, si mette in luce Yoox sale del 2,8%: la società ha comunicato oggi pomeriggio un cambio al vertice, si è dimesso, per motivi personali, il direttore generale Giuseppe Guillot, il suo posto sarà preso da una manager interna, Irene Boni.
Salgono anche Salini Impregilo +2,4% Saras [ +2,5%. In evidenza tra le small caps Expert System [ +4,5%.