Cremonini, leader nel settore alimentare, ha conquistato la ristorazione ferroviaria russa. Risale infatti al 19 giugno scorso l’accordo di cooperazione firmato dal presidente delle Ferrovie Russe, da Vladimir I. Yakunin, e dall’amministratore delegato del Gruppo Cremonini, Vincenzo Cremonini, in occasione dell’International Rail Business Forum in corso a Sochi, e finalizzato a migliorare i servizi di ristorazione nel settore ferroviario russo.
“Grazie a questo accordo – spiega Vincenzo Cremonini – avremo la possibilità di sviluppare i servizi nella ristorazione a bordo dei treni ad alta velocità Sapsan e poi sulle linee a lunga percorrenza, pianificare la creazione di un network di centri logistici in tutta la Russia per servire il catering on board, e realizzare una rete di punti vendita nelle stazioni ferroviarie russe”.
Alla firma dell’accordo ha partecipato anche Armen Sarkissian, Chairman di Knightsbridge Group, partner di Cremonini nello sviluppo delle attività nell’area euroasiatica. Per l’accordo le parti si sono avvalse del supporto della società di consulenza Appeal Strategy & Finance, società che fa capo ad Alessandro Profumo e Isidoro Lucciola.
Le Ferrovie Russe sono una delle più grandi compagnie di trasporto al mondo, e la più importante azienda in Russia, con una rete ferroviaria di 85.200 km, oltre 1 milione di dipendenti, 1 miliardo di passeggeri all’anno e 1,2 miliardi di tonnellate di merci trasportate (il 42,3% del traffico merci complessivo della Russia), in un territorio sterminato che include 11 diversi fusi orari. L’azienda, oltre al trasporto di passeggeri e merci, gestisce il ciclo completo della costruzione e manutenzione della rete infrastrutturale e del parco mezzi viaggiante, la logistica, il trasporto container e i servizi d’ingegneria.
Gruppo Cremonini, con le società Inalca e Montana (carni e trasformati), Marr (foodservice), Chef Express (ristorazione in autostrada, ferrovie, stazioni e bordo treno) e Roadhouse Grill (ristorazione commerciale), ha realizzato un fatturato complessivo 2013 di 3,5 miliardi di euro, di cui oltre 35% realizzato all’estero.