L’indice azionario regionale – MSCI Asia Pacific – sta salendo dello 0,2% a metà giornata (Shanghai-Shenzen a +0,6%, Nikkei -0,5%). I record di Wall Street stanno consolidando i mercati asiatici, che tuttavia hanno corso meno di quelli americani date le incognite legate al rallentamento cinese.
L’inflazione in Cina – i dati sono di questa mattina – ha accelerato dall’1,8% di aprile (sull’anno) al 2,5% di maggio, principalmente a causa dei prezzi degli alimentari – ma i prezzi alla produzione sono scesi per il 27° mese consecutivo. Il governo cinese sta approntando varie linee di sostegno all’economia: ha introdotto delle agevolazioni fiscali per le imprese, ha anticipato delle spese di investimento, e oggi la Banca centrale ha ridotto i coefficienti di riserva obbligatoria per due terzi dell banche commerciali (e per la quasi totalità delle banche e delle cooperative di credito rurali).
L’euro si è indebolito a 1,359 e lo yen segna 102,3. L’oro è all’incirca stabile, a 1254 $/oncia mentre il petrolio, grazie a un netto calo delle scorte americane, si è rafforzato, a 104,7 $/b.