Il governo incassa la fiducia al Senato sul decreto Irpef con 159 voti favorevoli e 112 contrati. Via libera al maxiemendamento interamente sostitutivo del testo del dl Irpef, come uscito dalle commissioni Bilancio e Finanze del senato. Il provvedimento passa ora alla Camera.
Alla fine di un braccio di ferro tutto interno a maggioranza e Governo, resta sostanzialmente invariato il bonus Irpef di 80 euro per i dipendenti entro il tetto di 26mila euro, ma l’allargamento della platea, con priorità per le famiglie monoreddito con due o più figli, è rinviato, con una norma di indirizzo, alla legge di Stabilità, quindi al 2015.
Stesso esito sul rafforzamento del taglio Irap (entrambe le novità erano state chieste da Ncd): in questo caso è un ordine del giorno accolto dal Governo durante l’esame in Commissione a impegnare lo stesso Esecutivo a intervenire sulla materia, questa volta nei decreti delegati di attuazione della riforma fiscale.
Oltre al rinvio delle scadenze Tasi nei Comuni “ritardatari” nella definizione delle aliquote, tra le novità introdotte in Senato c’è la riapertura della possibilità, per chi è decaduto dal beneficio, di accedere alla rateizzazione del pagamento delle cartelle Equitalia.