Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi guiderà una missione governo/imprese in partenza per la Cina il prossimo 9 giugno, alla quale parteciperà anche Alessandro Castellano, amministratore delegato di SACE.
Sarà l’occasione per ricordare l’impegno del gruppo assicurativo-finanziario nel Paese e annunciare nuove importanti iniziative per sostenere la competitività delle imprese italiane in Cina, al fianco di importanti realtà protagoniste di questo mercato.
In termini di scambi commerciali l’Italia rappresenta il 15° partner commerciale della Cina a livello mondiale e 4° a livello europeo. Il settore di punta nel 2013 resta quello della meccanica strumentale, seguito da moda, del settore auto e della manifattura (si veda al riguardo l’allegata Scheda Paese di SACE). Complessivamente gli scambi commerciali sono diminuiti di circa il 3% nel 2013 dopo un calo di circa il 14% nel 2012. In particolare continuano a diminuire le importazioni italiane (-7,5%), mentre è in ripresa l’export (+9,5% nel 2013, per raggiungere la quota di EUR 10 miliardi). Le imprese italiane stabilitesi in Cina, attraverso le varie modalità di presenza sono circa 2.000, alle quali sono complessivamente riconducibili oltre 60.000 posti di lavoro e un fatturato di circa EUR 5 miliardi. Dal punto di vista settoriale, gli investimenti italiani sono abbastanza diversificati, con quote significative per la meccanica e il tessile. Sebbene ridimensionato rispetto al periodo pre-crisi, il potenziale offerto dal mercato cinese continua a essere vastissimo.
Lo confermano le previsioni di SACE, secondo cui l’export italiano verso la Cina metterà a segno una crescita media annua superiore all’11% nei prossimi quattro anni.
Driver di queste opportunità sono l’espansione della classe media, la crescita e la diversificazione dei consumi interni, la progressiva urbanizzazione e lo sviluppo industriale che, nonostante la complessità del suo sentiero di crescita, confermano la Cina quale attore primario a livello regionale e globale, capace di offrire un ampio spettro di opportunità alle nostre imprese in diversi settori.
Un ulteriore segnale è stato dato dalle autorità cinesi tramite il lento e graduale processo di internazionalizzazione della valuta locale (renmimbi o yuan), che a partire dall’anno scorso è diventata la seconda valuta del trade finance internazionale, secondo i dati della SWIFT.
Esportazioni italiane di beni in Cina (previsioni; var.%)
Tabella su FIRSTonline.info
Fonte: SACE – Rapporto Export Rethink
La missione del premier Renzi toccherà anche il Kazakistan e il Vietnam, paesi sui quali ritorneremo nei prossimi giorni.
Allegati: SACE scheda Paese Cina 0514.pdf