Cresce la fiducia dei consumatori in Italia. Stando alle rilevazioni effettuate dall’Istat, a maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha toccato quota 106,3, contro i 105,5 del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da gennaio 2010.
A trainare la crescita è soprattutto la componente economica, a 118,1 da 115,3, ai massimi da marzo 2007. Anche la componente personale, però, risulta in aumento, da 100,6 a 102,0.
L’indice riferito al clima corrente aumenta a 104,6 da 101,6 mentre quello relativo alla componente futura diminuisce lievemente a 108,9 da 109,4.
Per quanto riguarda la situazione economica del Paese migliorano i giudizi sulle condizioni attuali (il saldo passa a -82 da -95), mentre peggiorano le attese (il saldo passa a 11 da 14).
In diminuzione il saldo delle attese sulla disoccupazione (a 42 da 44 del precedente mese). Immutati i giudizi sulla situazione economica della famiglia (-52). Le opinioni sull’opportunità attuale di risparmio registrano un aumento (119 da 116 il saldo).
A smorzare l’entusiasmo per i dati diffusi dall’Istat arriva, però, una nota del Codacons. Secondo l’associazione dei consumatori, “i dati sulla fiducia dei consumatori comunicati oggi dall’stat rappresentano solo un abbaglio e non devono far sperare in una ripresa dei consumi”.
“La crescita della fiducia dei consumatori significa solo che, per la maggioranza dei cittadini, non può andare peggio di così – prosegue il Codacons -. Per gli italiani, insomma, sul fronte economico è difficile fare peggio rispetto agli ultimi anni. La salita dell`indice sulla fiducia dei consumatori, tuttavia, non deve far sperare in una imminente ripresa dei consumi”.
I consumi, chiosa la nota, “sono ancora in calo, come risulta da tutti gli indicatori economici, e la caduta di acquisti e vendite proseguirà, purtroppo, per tutto il 2014”.