Non solo automobili nella motor-city degli Usa. Dopo Fiat Chrysler Automobiles, a Detroit arriva anche Brembo, multinazionale italiana leader nella produzione di freni per vetture d’alta gamma, che ieri ha inaugurato il suo nuovo impianto a Homer, vicino alla città delle automobili. Alla cerimonia erano presenti, oltre al presidente Alberto Bombassei, anche il governatore del Michigan, Rick Snyder, il ceo di Brembo Usa, Dan Sandberg, e l’ad di Fca, Sergio Marchionne.
“Negli Stati Uniti – ha detto Bombassei – la competitività è elevata grazie ai costi ridotti delle materie prime e dell’energia. C’è poca burocrazia, le tasse sono più basse e molti Stati fanno ponti d’oro agli investitori. A Marchionne auguro di realizzare il piano che ha presentato e il suo progetto premium non può che farci un immenso piacere. Tra l’altro, Alfa Romeo è stato il primo cliente di Brembo”.
La fabbrica, che impiega 450 dipendenti, produce dischi freno (12,5 milioni la stima per il 2014) e moduli (400mila quest’anno) per i principali costruttori di auto e moto. Gli Usa, dove Brembo ha programmato d’investire 83 milioni tra il 2013 e il 2015, sono per l’azienda italiana il primo mercato mondiale insieme alla Germania.
Oggi a fine mattinata il titolo in Borsa di Brembo perde circa un punto percentuale.