Una gara spettacolare, un field di 144 giocatori ai massimi livelli, una nuova sfida ai vertici dell’Official World Golf Ranking: sono gli ingredienti di The Players Championship, il “quinto major”, che va in scena da oggi a domenica al TPC Sawgrass, Stadium Course, nel nord della Florida. Una competizione che tutti i giocatori vorrebbero tentare e soprattutto vincere, con dieci milioni di dollari in palio, 1,8 milioni per il primo. È la partita numero 26 del “campionato” nordamericano; 15 i tornei ancora in calendario prima delle quattro sfide di Playoffs che chiuderanno la Fedexcup a partire dal 21 agosto.
Campione in carica è Tiger Woods, ma il numero uno del mondo non ci sarà e il suo futuro agonistico resta incerto. “Per quanto riguarda il mio ritorno al golf, io davvero non lo so – scrive Tiger sul suo sito – sto facendo tutto il possibile, ascolto i miei medici e lavoro a un programma di riabilitazione. Bisogna vedere come reagisce la mia schiena. Alcuni guariscono in tre mesi, altri in quattro, altri ancora hanno bisogno di più tempo”. In una sorta di lunga lettera ai tifosi Tiger ricorda gli appuntamenti importanti della stagione, ancora da giocare: ben tre competizioni del Grande Slam, lo Us Open a giugno, l’Open Championship a luglio, Il Pga in agosto; quindi i Playoffs, infine, dal 25 al 28 settembre, la Ryder Cup. “Si può capire – sottolinea – perché desidero fare in fretta e al meglio”. Il campionissimo non promette niente, anzi, sostiene di non riuscire nemmeno a piegarsi per raccogliere la pallina in buca. Il suo allenamento per ora è limitato a qualche putt e ai colpi a correre, nessuno swing pieno. Quando ricomincerà a lavorare con Sean Foley dovrà mettere al primo posto la schiena operata a fine marzo e valutare eventuali modifiche al movimento, per minimizzare i traumi. Niente fa sospettare che Tiger abbia intenzione di ritirarsi, ma prima di tornare in campo passeranno sicuramente molte settimane, forse più di quanto previsto in un primo momento.
In questo vuoto di “potere” si inseriscono, a pieno titolo, i suoi diretti rivali. Coloro che ambiscono al posto di numero uno del mondo: Adam Scott, Henrik Stenson, Bubba Watson e Matt Kuchar, gli unici che in The Players possono mettere in discussione il podio del re del golf. È una gara nella gara che rende i grandi appuntamenti ancora più interessanti, benché i diretti interessati ogni volta sembrino un po’ intimiditi dal peso dell’ambito sorpasso. Scott, che ha già vinto il campionato a 23 anni, è il numero due del mondo e parte favorito, benché quest’anno non abbia ancora vinto nulla e vanti solo un terzo posto all’Arnold Plamer Invitational su sei tornei giocati.
Rory McIlroy, numero 11 del mondo, è considerato il giocatore di maggior talento dopo Tiger e sta giocando bene. Non ha mai vinto questa gara importante, anzi, su quattro presenze ha mancato tre tagli e l’anno scorso è arrivato ottavo, ma gli esperti lo mettono fra i più papabili al podio.
Fra i favoriti anche lo spagnolo Sergio Garcia, il giocatore che vanta la serie più lunga di tagli passati (10).
In assenza di un solo leader comunque il tour mette in luce tanti nuovi e bravi giocatori e i potenziali vincitori sono davvero 144, perché la selezione per entrare è già molto dura: ci sono 29 dei primi 30 giocatori della Fedex, fra cui il leader Jimmy Walker e 27 dei primi 30 giocatori del ranking mondiale. Per l’Italia c’è il bravissimo Francesco Molinari, che ha una nuova occasione per accreditarsi anche per la squadra di Ryder. Gli esordienti sono 15, fra loro alcuni giovanissimi eccellenti come Jordan Spieth o Patrick Reed.
Sky Sport 3 trasmette l’appuntamento tutte le sere in diretta.
Il tour europeo intanto è in Portogallo, per il Madeira Islands Open, con 600 mila euro di montepremi.