Enel chiude il primo trimestre con un risultato netto di 895 milioni, mettendo a segno una crescita di 43 milioni (+5%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Un risultato superiore alle attese degli analisti interpellati da Bloomberg, ferme a 753 milioni di euro, “che riflette sostanzialmente la crescita del risultato operativo”. Lo comunica la società dopo il consiglio di amministrazione che ha approvato i risultati trimestrali.
L’utile netto ordinario è stato di 782 milioni, in diminuzione di 70 milioni (-8,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’Ebit (risultato operativo) è stato pari a 2,608 miliardi, in calo di 89 milioni (+3,5%) rispetto ai primi tre mesi del 2013, “tenuto conto dei minori ammortamenti e perdite di valore per 67 milioni”.
Fra gennaio e marzo, inoltre, i ricavi sono stati pari a 18,182 miliardi, con una flessione di 2,263 miliardi (-11,1%) su base annua. L’Ebitda (margine operativo lordo) è stato invece di 4,036 miliardi, in crescita di 22 milioni (+0,5%) nel confronto con il primo trimestre del 2013.
L’indebitamento finanziario netto è salito a 41,539 miliardi, in aumento del 4,6% rispetto ai 39,706 miliardi al 31 dicembre 2013. Una crescita fisiologica all’inizio dell’anno, “perché ci sono crediti che saranno incassati nei trimestri successivi”.
Per quest’anno, sottolinea la società, “la progressiva uscita dalla crisi dei mercati maturi europei, attesa nel 2014, non ha trovato ancora riscontro nel primo trimestre dell’anno nell’andamento della domanda energetica, che ha continuato a evidenziare in Italia un trend negativo (dato destagionalizzato -3,5%) e una moderata flessione in Spagna (-0,6%). Le economie emergenti mostrano invece tassi di crescita della domanda ancora rilevanti, nonostante un deterioramento dello scenario economico”.
In questo contesto, l’Enel “conferma le linee direttrici della strategia di gruppo comunicata ai mercati finanziari, che poggia su un portafoglio ben bilanciato in termini geografici e tecnologici, nonché su un equilibrato mix di attività regolate e non regolate, ed è focalizzata sul ruolo sempre più importante dei mercati emergenti e del business delle energie rinnovabili”.
I “risultati positivi” del primo trimestre “confermano la validità della strategia di diversificazione geografica e tecnologica del gruppo, nonché delle azioni manageriali poste in essere principalmente in termini di efficientamento e riduzione dei costi”, sostiene l’amministratore delegato, Fulvio Conti, sottolineando che “prosegue la strategia di semplificazione della struttura societaria del gruppo, realizzata attraverso operazioni di acquisto di partecipazioni di minoranza in alcune società controllate in America Latina”.
L’obiettivo prioritario della riduzione dell’indebitamento finanziario “risulta in concreto perseguito – aggiunge la società – sia attraverso il piano di efficientamento dei costi operativi, che dopo i significativi risultati conseguiti nel 2013 continua a evidenziare anche nel primo trimestre del 2014 un andamento in linea con le previsioni, sia mediante un piano di investimenti volto al consolidamento della posizione di mercato e alla semplificazione della struttura societaria, riguardo alla quale – conclude – si segnala l’effettuazione già nel primo trimestre dell’anno di importanti operazioni di acquisto di partecipazioni di minoranza in alcune società controllate in America Latina”.
In scia a queste comunicazioni, il titolo in Borsa di Enel guadagna l’1,75%, a 4,08 euro, dopo mezz’ora dall’avvio degli scambi.