Pkb chiude il 2013 mettendo a segno ricavi netti a quota 100 milioni di franchi (+5,27% rispetto al 2012), con in testa la voce “risultato da commissioni e prestazioni di servizi”, per la quale, con un totale di 72,565 milioni di franchi, l’incremento rispetto all’anno precedente è stato del 15,83%, seguita dal margine da interessi (13,302 milioni) e dalle operazioni di negoziazione in divise e titoli (13,165 milioni).
Lo comunica la Banca svizzera in una nota, precisando che l’utile lordo di gruppo ha raggiunto i 36,398 milioni di franchi e l’utile netto i 19,458 milioni, leggermente superiore a quello dell’anno 2012.
“Siamo soddisfatti di come il nostro piano di sviluppo avvenga nel rispetto degli obiettivi che ci siamo prefissati” – afferma Umberto Trabaldo Togna, CEO di PKB – “i volumi di Business (Asset under Management e crediti) sono cresciuti in modo ordinato, ma deciso e, nel contempo, abbiamo potuto mantenere il nostro profilo di rischio caratterizzato dalla prudenza e dalla selettività”.
Quanto al valore degli asset gestiti, con l’integrazione di Llb sono stati superati i 10 miliardi di franchi. “In tre anni il Gruppo PKB ha praticamente raddoppiato gli averi della clientela depositati presso la casamadre svizzera e le affiliate estere – si legge in una nota –, alle quali si deve aggiungere Cassa Lombarda, banca con sede a Milano controllata dallo stesso gruppo, che a fine 2013 gestiva ulteriori 4,65 miliardi di franchi di depositi della clientela”.
Alla fine dell’anno 2013 i fondi propri di base del Gruppo superavano 325 milioni di franchi, mentre il Tier 1 ratio si fissava al 26,65%. Il personale occupato era di 241 unità (contro le 226 dell’anno precedente).