Piazza Affari frana sotto il peso di Fiat e Finmeccanica ma anche del comparto bancario. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,31% mentre le altre principali Piazze europee hanno registrato performance contrastate: Madrid -0,64%, Londra -0,03%, Francoforte +0,57%, Parigi +0,41%, queste ultime recuperano grazie ai risultati societari, in particolare di Henkel e Siemens.
Lo spread Btp-bund chiude invariato a 154 punti base e in giornata il rendimento del Btp decennale ha aggiornato i minimi storici al 2,984%. Il sentimenti negativo sui listini è stato alimentato da Wall Street. Oltreoceano hanno pesato le dichiarazioni di Janet Yellen durante la testimonianza sull’economia americana davanti alla commissione economica congiunta del Congresso e la nuova ondata di vendite sul comparto tecnologico innescata da Groupon: il gruppo d’acquisto online ha annunciato che i risultati saranno inferiori alle attese.
C’è però fermento per la quotazione di Alibaba che ha appena depositato il file alla Sec per l’Ipo. Gli azionisti giapponesi di Softbank non hanno intenzione di cedere le azioni nell’Ipo. Dalla Fed Yellen ha spiegato che il miglioramento economico arriverà alla fine del 2014 mentre il rallentamento del Pil Usa nel primo trimestre è solo temporaneo, con il mercato del lavoro americano che sta migliorando sebbene non sia ancora a livelli soddisfacenti, con rischi collegati a un’inflazione troppo bassa. Inoltre, ha detto Yellen, “l’aumento delle tensioni geopolitiche o un intensificarsi dello stress finanziario sui mercati emergenti possono minare la fiducia nella ripresa globale”. La Fed, ha assicurato Yellen, ha “gli strumenti e la determinazione” per rimuovere l’accomodamento monetario “quando sarà appropriato”, senza provocare una fiammata inflazionistica. Una volta che il mercato del lavoro sarà tornato alla normalità (ovvero quando chi cerca un posto può trovarlo) la Fed “non continuerà a mantenere le attuali dimensioni del bilancio e non eviterà di alzare i tassi di interesse”. In Europa si guarda domani alla riunione del direttivo della Bce che potrebbe decidere l’avvio del Qe all’europea.
Osservato speciale in queste ore è il cambio euro dollaro che è volato a quota 1,39017. Sul fronte dei dati macro l’indice Ifo del clima economico nella zona euro è salito da 119,9 punti a 123 punti nel secondo trimestre, raggiungendo il livello più alto dalla fine del 2007. Hanno invece deluso i dati sugli ordinativi delle fabbriche tedesche che a marzo sono calati del 2,8%, dopo quattro mesi di crescita.
A pesare la difficile situazione nell’eurozona e la crisi ucraina. Sul fronte delle tensioni Kiev-Mosca, Putin ha nel pomeriggio annunciato, dopo l’incontro con il presidente di turno dell’Osce, di aver “ritirato le sue truppe dalla frontiera ucraine, esse si trovano nei luoghi in cui svolgono i loro addestramenti regolari ai poligoni”. La Borsa di Mosca è rimbalzata di oltre il 4% chiudendo a +3,25%. Anche il cambio ha reagito positivamente tornando sotto i 49 rubli per un euro e sotto i 35 per un dollaro. Il petrolio Wti sale dell’1,23% a 100,72 dollari al barile.
A Piazza Affari frana Fiat che viene sospesa per eccesso di ribasso e chiude in calo dell’11,69% tra scambi molto forti. Da Detroit Marchionne ha presentato il piano industriale e annunciato risultati del primo trimestre deludenti. Exor -1,9%. Finmeccanica cede il 7,49% che paga anch’essa la delusione sulla trimestrale.
Cede anche il lusso di Yoox in attesa dei risultati del primo trimetsre pubblicati a Borsa chiusa.
Giù le banche Mps -6,34%, Banco Popolare -5,69%, Bpm -5,39%,Intesa -4,17%, Ubi -3,68% mentre limita il calo Unicredit -1,67%. In rialzo tra i migliori del Ftse Mib Tenaris +1,7%, Cnh Industrial +0,98%, Enel Green Power +0,9%, Telecom Italia +0,9%, Eni +0,75%. Bene anche Enel +0,7%.