Primo sì tra le proteste (del M5S) e i dubbi (dell’Ncd, che chiede modifiche nel prossimo passaggio al Senato) per il decreto legge Lavoro, sul quale il governo Renzi aveva posto ieri la fiducia. La Camera dei Deputati ha dunque approvato con 263 voti a favore, 161 contrari e un astenuto, e il testo passa ora all’esame del Senato: l’approvazione definitiva, che convertirà il decreto in legge, è prevista entro il 19 maggio.
Durante le dichiarazioni di voto finali sul provvedimento, i deputati di M5S hanno alzato in aula le braccia incatenate in segno di protesta e hanno mostrato la scritta “schiavi moderni”. La presidente Laura Boldrini ha ordinato la rimozione da parte dei commessi. Walter Rizzetto di M5S aveva appena citato una frase di Roosevelt secondo cui è libero solo chi ha una sicurezza ed una indipendenza economica quando tutti i colleghi hanno alzato le mani, componendo la scritta “Schiavi moderni” con diversi cartelli.