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Borse in frenata su dati Usa deludenti. Risale lo spread

Piazza Affari e gli altri listini europei avevano accelerato dopo le parole di Draghi sull’eventuale interventismo della Bce – Ma i dati deludenti sui sussidi di disoccupazione Usa hanno raffreddato gli animi, assieme alla rinnovata tensione in Ucraina – Sale intanto lo spread a quota 160 pb in attesa del giudizio Fitch sull’Italia

Borse in frenata su dati Usa deludenti. Risale lo spread

Perdono slancio nel pomeriggio le Borse europee: Piazza Affari annulla i guadagni e si muove in calo dello 0,34%, Francoforte gira in rosso -1%, mentre Parigi scivola appena sotto la parità e Londra prova a resistere in territorio positivo a +0,05%. Dagli Usa è arrivato il dato sulle richieste di sussidi alla disoccupazione della scorsa settimana. Le richieste sono salite di 24mila unità a quota 329mila deludendo le attese degli analisti per 315mila. A Wall Street però i listini partono con il segno più sostenuti dall’esito delle trimestrali, tra cui le tecnologiche di Apple e Facebook. Delle 165 società che a oggi hanno pubblicato i dati appartenenti all’S&P500, il 75% ha superato le attese sul fronte degli utili. Bene anche il dato sugli ordini ai beni durevoli che a marzo sono saliti del 2,6% battendo le attese degli analisti. Al netto della componente trasporti l’aumento è stato del 2%. Le tensioni in Ucraina spengono però l’entusiasmo e dopo mezz’ora dall’avvio il Dow Jones gira in territorio negativo, l’S&P500 si muove attorno alla parità e il Nasdaq frena la corsa a +0,14%. Mosca ha avviato nuove esercitazioni militari al confine con l’Ucraina, lo ha annunciato il ministro della difesa russa Serghiei Shoigu. Il petrolio Wti sale dello 0,62% a 102 dollari al barile e il cambio euro dollaro è a 1,3826.

I listini europei venivano da una mattinata di rialzi sostenuti dall’Ifo tedesco migliore delle attese, a 111,2 punti dai 110,7 di marzo nonostante la crisi in Ucraina e dalle parole di Mario Draghi intervenuto questa mattina ad Amsterdam. Al malfunzionamento dei mercati del credito bancario, ha assicurato Draghi, la Bce potrebbe “adeguatamente rispondere con un’operazione di rifinanziamento a più lungo termine mirata, oppure attraverso un programma di acquisti di attività cartolarizzate”. “Assistiamo a un peggioramento delle prospettive di inflazione nel medio termine – ha spiegato anche Draghi – che richiederebbe un più ampio programma di acquisti di attività”.

Lo spread Btp-bund è in risalita a 160 punti base. In attesa domani del giudizio di Fitch, oggi l’asta di Ctz aprile 2016 si è chiusa con il collocamento di tutti i 3,5 miliardi a fronte di una domanda per oltre cinque miliardi e tassi in lieve salita a 0,786% rispetto all’asta precedente. Sempre oggi la Spagna ha collocato titoli per 5,57 miliardi a tre, cinque e dieci anni con tassi che hanno archiviato un nuovo minimo dall’introduzione dell’euro. Nel dettaglio: 1,35 miliardi di titoli a 3 anni con rendimento massimo all’1,036% (al 20 marzo era all’1,352%); 1,57 miliardi a 5 anni con rendimento all’1,678% (all’1,899% lo scorso 3 aprile) ; 2,65 miliardi a dieci anni al 3,073% (al 3,308% nell’asta precedente).

Piazza Affari è appesantita da Azimut -2,2%, Telecom Italia -2,17%, Mediaset -2% e Autogrill -1,96% che si muovono in fondo al Ftse Mib. In evidenza Saipem, che però frena la corsa +1,8% dopo la pubblicazione dei dati. Nel primo trimestre Saipem ha registrato profitti per 61 milioni, in calo del 44% rispetto ai 110 dello stesso periodo del 2013, e un fatturato di 2,94 miliardi (-4,7%). Bene i nuovi ordini che sono saliti a 3,949 miliardi contro i 2,883 miliardi del primo trimestre dell’anno scorso. Sale Cnh Industrial +1,7%, Yoox +1,6%.

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