Morgan Stanley ha chiuso il primo trimestre del 2014 con un utile netto di 1,51 miliardi di dollari, in aumento del 54% su base annua. L’utile per azione è arrivato a 0,74 dollari, molto oltre gli 0,61 dollari attesi dagli analisti. Migliori delle previsioni anche i ricavi, pari a 8,9 miliardi di dollari (+10%), contro gli 8,53 miliardi del consensus.
Il colosso bancario americano ha inoltre annunciato di avere raddoppiato i dividendi a 10 centesimi per azione e di avere autorizzato il riacquisto di proprie azioni fino a un miliardo di dollari.
“Continuiamo a mettere in atto la strategia pluriennale per garantire costanti ritorni ai nostri azionisti grazie alla crescita del fatturato e a una forte disciplina nel controllo delle spese”, ha detto l’amministratore delegato James Gorman.
Il fatturato della divisione di gestione patrimoniale è cresciuto del 4,4% a 3,62 miliardi di dollari (in calo del 2,9% rispetto al trimestre precedente). I margini di profitto al lordo delle tasse della divisione, dato tenuto in grande considerazione in termini di efficienza, sono cresciuti al 19% nel primo trimestre, contro il 17% di un anno fa e invariati rispetto ai tre mesi precedenti. Gorman ha alzato l’obiettivo al 22-25% entro la fine dell’anno.
Le attività nel reddito fisso hanno generato un giro d’affari in rialzo a 1,7 miliardi di dollari, l’11% in più rispetto agli 1,5 miliardi dell’anno scorso. A fare da traino è stata in particolare “la solida performance di materie prime e i buoni risultati dei prodotti legati al credito e alla cartolarizzazione”, si legge nella nota della banca.
