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Padoan scrive a Bruxelles: pareggio di bilancio rinviato al 2016

Il ministro ha poi confermato che “il governo s’impegna a rispettare il piano di rientro del debito con il raggiungimento dell’obiettivo pieno nel 2016 e sostanziale nel 2015. Il rapporto debito-Pil inizierà a scendere nel 2015. La regola sul debito sarebbe quindi rispettata nello scenario programmatico”.

Padoan scrive a Bruxelles: pareggio di bilancio rinviato al 2016

Il Tesoro scrive a Bruxelles per avvertire che l’Italia ha rinviato il pareggio di bilancio in termini strutturali dal 2015 al 2016. La notizia era già nota, dal momento che l’indicazione compariva nell’ultimo Documento di economia e finanza pubblicato dal Governo, ma nei rapporti istituzionali è d’obbligo una notifica formale. Per questo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha inviato una lettera alla Commissione europea, che “deve essere sentita”, come prevede la procedura. Lo ha annunciato lo stesso numero uno di via XX Settembre illustrando ieri i contenuti del Def alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Padoan ha poi sottolineato che “l’anno in corso è l’anno di svolta. La crescita torna a essere positiva”, anche se “è ancora fragile e quindi va sostenuta in questa fase”, perciò arriveranno a giorni “misure specifiche” a favore di famiglie e imprese con “interventi sulla fiscalità”. Il ministro conferma quindi la fiducia del Governo nel fatto che l’insieme delle riforme e delle misure strutturali garantiscano “un impatto permanente importante sulla capacità di crescita del paese”, stimata “prudenzialmente” in una crescita aggiuntiva del Pil dello 0,3% già nel 2014. 

Stima “che potrebbe raggiungere gradualmente nel 2018 i 2,25 punti percentuali in più. Possono sembrare numeri modesti, ma non lo sono se si pensa all’esiguità dei valori di crescita dell’Italia negli ultimi decenni. Non sarei sorpreso se i risultati fossero migliori di quanto previsto adesso”, ha aggiunto Padoan, ricordando che la stima del Def è dello 0,8%, più bassa rispetto alla stima precedente del Governo Letta.

Il ministro ha poi confermato che “il governo s’impegna a rispettare il piano di rientro del debito con il raggiungimento dell’ obiettivo pieno nel 2016 e sostanziale nel 2015. Il rapporto debito-Pil inizierà a scendere nel 2015. La regola sul debito sarebbe quindi rispettata nello scenario programmatico”.

Quanto alla presidenza italiana della Ue, che inizierà il primo luglio, Padoan ha ricordato che l’accesso al credito “sarà al centro dell’agenda del Semestre”. Il Governo varerà poi “un nuovo intervento su debiti pregressi, che non si limiterà al pagamento dei debiti commerciali”, ma conterrà anche “misure di carattere strutturale per abbreviare definitivamente i tempi di pagamento”.

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