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CAMPIONATO SERIE A – Fiducia a tempo per Mazzarri che stasera con la sua Inter affronta il Bologna

CAMPIONATO SERIE A – Thohir conferma per ora la fiducia a Mazzarri ma se non aggancia l’Europa League il trainer nerazzurri non salverà la sua traballante panchina: stasera deve assolutamente battere il pericolante Bologna a San Siro dopo il tris maledetto con Atalanta, Udinese e Livorno – In avanti ancora Palacio e Icardi ma il Principe Milito scalpita

CAMPIONATO SERIE A – Fiducia a tempo per Mazzarri che stasera con la sua Inter affronta il Bologna

Fiducia confermata. Fino a quando però non si sa. “Ho fiducia in Mazzarri, se non l’avessi l’avrei già esonerato due mesi fa” ha spiegato Thohir appena sbarcato a Milano, dove si fermerà fino a domenica, giusto in tempo per assistere alla partita col Bologna. Concetto ribadito pubblicamente dopo un sms privato, inviato al tecnico per rassicurarlo sulle numerose voci che vedevano la sua panchina in bilico. “Credo che poche volte a un allenatore capiti di vedersi rivoluzionata la società durante la stagione – il pensiero di Mazzarri in conferenza stampa. – E di solito la nuova proprietà cambia allenatore a prescindere. Thohir ha fatto diversamente, quindi vuol dire che la mia carriera lo ha messo nelle condizioni di prendere questa scelta. Mi piace che sia lui in persona a dire certe cose”. Fiducia incassata insomma, ma non ad aeternum. Per prolungare la permanenza sulla panchina nerazzurra, Mazzarri deve agguantare la qualificazione alla prossima Europa League. Obiettivo scontato fino a qualche settimana fa, poi sono arrivate le tre partite maledette con Atalanta, Udinese e Livorno, in cui l’Inter ha raccolto solo due punti a fronte dei nove (o sette) che tutti si aspettavano. E poi c’è il gioco, a tratti balbettante come l’anno scorso, quasi mai del tutto convincente. “Io vedo una crescita, poi le disattenzioni non sono controllabili – ha replicato il tecnico. – Abbiamo subito pochissimo su azione, creando invece molto in fase offensiva. Poi le valutazioni si faranno alla fine, io sto raccogliendo dati per capire chi rimarrà all’Inter. Vado dritto per la mia strada, cercando di portare la squadra il più in alto possibile”. Di sicuro questa sera (ore 20.45), nell’anticipo della 32° giornata, i nerazzurri dovranno necessariamente vincere. Lo impone l’avversario (il Bologna attraversa un momento nero) e il calendario, che a breve diventerà piuttosto complesso. Dopo i rossoblu, l’Inter incontrerà Sampdoria, Parma, Napoli, Milan e Lazio. Un quintetto da brividi, che determinerà classifica e futuro del club. “Non ci sono mai partite facili – ha spiegato Mazzarri a proposito del Bologna. – Noi dobbiamo lavorare e migliorare dove abbiamo sbagliato, cercando di raccogliere risultati attraverso buone prestazioni. Siamo concentrati solo su questo, non sulla prossima stagione”. E allora testa sul campo e su San Siro, giardino mai così poco ospitale per l’Inter. Nelle sette partite giocate in casa nel 2014, i nerazzurri hanno raccolto solo due vittorie (Sassuolo e Torino), quattro pareggi (Chievo, Catania, Cagliari e Udinese) e una sconfitta (Atalanta), realizzando la miseria di 5 gol. Per provare a invertire la marcia, Mazzarri confermerà il 3-5-2 d’ordinanza con un paio di modifiche rispetto a Livorno. In difesa, davanti ad Handanovic, tornerà Ranocchia, che comporrà così il terzetto assieme a Rolando e Juan Jesus. A centrocampo, complice un problema muscolare, turno di stop per Jonathan (nemmeno convocato): al suo posto D’Ambrosio, per un centrocampo con Hernanes, Cambiasso, Kovacic (favorito su Alvarez) e Nagatomo. In attacco toccherà ancora al duo Palacio-Icardi, ma occhio a Milito che scalpita: il Principe sta seriamente insidiando Icardi, il cui rendimento è al di sotto delle aspettative. Il Bologna, disperatamente a caccia di punti salvezza, risponderà con il seguente 3-5-1-1: Curci in porta, Antonsson, Natali e Cherubin in difesa, Garics, Friberg, Khrin, Christodoulopoulos e Morleo a centrocampo, Kone sulla trequarti, Cristaldo in attacco.

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