Le borse asiatiche sono salite e l’indice regionale ha sperimentato il sesto giorno consecutivo in aumento grazie all’aumento di un dato sulla manifattura statunitense (l’indice del Supply Management in crescita a 53,7 a marzo dal 53,2 a febbraio) che ha alimentato l’ottimismo sulla ripresa della prima economia mondiale.
Sul fronte dei titoli, Nissan Motor, il produttore automobilistico giapponese che ottiene il 34% del fatturato dal Nord America, è cresciuto del 2,3 per cento. In controtendenza, Goodman Fielder (alimentare) è precipitato del 18% a Sydney dopo aver tagliato le previsioni sugli utili del quarto trimestre. In generale le società legate ai consumi e quelle di servizi tlc sono salite maggiormente.
L’indice MSCI Asia Pacific è aumentato dello 0,3% a quota 138.72 alle 9:26 del mattino a Tokio. Due azioni erano in salita per ognuna in discesa.
“I dati economici, che dipingono un settore manifatturiero in progressivo aumento, favoriscono un mercato toro” spiega Matthew Sherwood, head dell’investment markets research di Perpetual Investments a Sydney. “Ci sono aumento solidi negli ordinativi e nella produzione e ciò suggerisce che il rallentamento dovuto al maltempo sia stato superato a marzo”.
Il giapponese Topix cresceva dello 0,7% grazie alla nuova caduta dello yen sul dollaro. Le società giapponesi hanno segnalato fiducia nei confronti della politica economica del primo ministro Shinzo Abe: i prezzi al consumo cresceranno dell’1,5% nei prossimi 12 mesi e dell’1,7% in tre e cinque anni, secondo le aziende intervistate per il Tankan. Il sudcoreano Kospi è cresciuto dello 0,2%, mentre l’australiano S&P/ASX 200 era variato di poco.
