Forte ripresa della fiducia dei consumatori italiani. Secondo l’Istat, a marzo l’indice ha registrato un “significativo incremento”, raggiungendo i 101,7 punti dai 97,7 di febbraio. La componente economica aumenta a 107,6 da 96,9, mentre quella personale mostra un miglioramento contenuto (98,8, da 98,3). Gli indici riferiti al clima corrente e futuro aumentano a 97,9 da 96,7 e a 105,5 da 99,1 rispettivamente.
Riguardo alla situazione economica del Paese migliorano sia i giudizi sulle condizioni attuali sia le attese future (i saldi passano a -111 da -117 e a 2 da -20 rispettivamente). In calo le attese sulla disoccupazione (a 44 da 64).
I giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia migliorano (a -60 da -65 per i primi e a -13 da -14 per le seconde), mentre quelli sul bilancio familiare peggiorano (il saldo passa a -21 da -18).
Le opinioni sull’opportunità attuale di risparmio migliorano (a 123 da 113), mentre peggiorano quelle sulle possibilità future (a -57 da -54). Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli mostrano un peggioramento a -83 da -79.
Il saldo dei giudizi sull’andamento recente dei prezzi al consumo è in diminuzione a 20 da 21 mentre aumenta il giudizio sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi (a -16 da -18). A livello territoriale il clima di fiducia aumenta in tutto il Paese.
L’Istat ha diffuso questa mattina anche i dati sulle vendite al dettaglio, ferme su base mensile a gennaio, e in calo dello 0,9% su base annua. L’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha registrato una variazione nulla rispetto al mese precedente.
Nella media del trimestre novembre-gennaio 2014, l’indice registra una flessione dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con dicembre 2013, a gennaio 2014 le vendite di prodotti alimentari mostrano una variazione nulla, quelle di prodotti non alimentari diminuiscono dello 0,1%.
Rispetto a gennaio 2013, l’indice grezzo del totale delle vendite segna una flessione dello 0,9%, sintesi di flessioni dello 0,1% per le vendite di prodotti alimentari e dell’1,3% per quelle di prodotti non alimentari.
Le vendite per forma distributiva evidenziano, nel confronto con il mese di gennaio 2013, un aumento per la grande distribuzione (+1%) ed una flessione per le imprese operanti su piccole superfici (-2,5%).