Frena ancora l’inflazione. Nel mese di febbraio 2014, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è calato dello 0,1% rispetto a gennaio e aumentata dello 0,5% su base annua, dopo il +0,7% a gennaio. A rivelarlo è l’Istat che specifica che si tratta del valore più basso dall’ottobre 2009.
Pesa, nel computo, l’andamento dei prezzi delle componenti più volatili, come i beni energetici e gli alimentari freschi, al netto delle quali l’inflazione di fondo è rimasta stazionaria all’1,0%. Anche al netto dei soli beni energetici, l’inflazione segna lo stesso valore registrato a gennaio (+1,0%). L’inflazione acquisita per il 2014 è scesa allo 0,1%, dallo 0,2% di gennaio.
Rispetto a febbraio 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,1% (nel mese precedente erano +0,3%), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale all’1,2%, dall’1,1% di gennaio. Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di cinque decimi di punto percentuale rispetto a gennaio 2014.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, il cosiddetto “carrello della spesa”, sono diminuiti dello 0,2% rispetto al mese precedente. Nei confronti con febbraio 2013 sono aumentati dello 0,6%, in sensibile attenuazione dal +1,2% di gennaio. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) ha registrato un calo dello 0,3% su base mensile e una crescita dello 0,4% su base annua, in rallentamento dello 0,2% rispetto a gennaio.
