Ubi banca ha archiviato il 2013 con un utile netto di 250,8 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto agli 82,7 milioni nel 2012. Nel solo quarto trimestre i profitti hanno raggiunto i 148,9 milioni di euro, contro i 49 milioni del periodo luglio-settembre, “grazie al miglioramento dei ricavi – si legge nella nota dell’istituto –, che hanno contribuito a controbilanciare l’incremento del costo del credito”. Il Cda ha proposto un dividendo di 0,06 euro per azione, in crescita rispetto a 0,05 euro nel 2012.
Il mercato ha accolto i numeri con entusiasmo: a un’ora dall’apertura il titolo di Ubi guadagna oltre quattro punti percentuali, a 6,67 euro, mettendo a segno la migliore performance di tutto il Ftse Mib.
Dal punto di vista patrimoniale, “il gruppo si presenta da tempo già in linea con i requisiti di Basilea 3, e si raffronta favorevolmente con i dati pubblicati dai maggiori player internazionali – prosegue la nota –. Il common equity Tier 1 Ratio stimato a regole Basilea 3 a regime risulta confermato sopra al 10%, gli indicatori di liquidità, sia a breve che a medio termine risultano maggiori di 1, la leva finanziaria secondo le regole di Basilea 3 è superiore al 5,1%, e significativamente migliore del 3% richiesto. In base alle regole vigenti al 31/12/2013, il Core Tier 1 ammonta al 12,6%, il Tier 1 al 13,2% e il Total capital Ratio al 18,9”.