LE BANCHE E L’ENEL FRENANO L’ORSO A MILANO. NUOVO RECORD PER I BOT, LA CINA FA PAURA
Le Borse europee sono tutte deboli, compresa Milano. L’FtseMib perde lo 0,51% a quota 20728. Più pesanti gli altri listini: Parigi -1,35%, Francoforte -1,36%%, Madrid -1,07%. A Londra il ribasso è dello 0,84%.
Pesano sui listini i timori sulla Cina: il rallentamento dell’economia si sta riflettendo sui prezzi delle materie prime: il rame, di cui Pechino è il primo utilizzatore (oltre il 40% dei consumi) ha toccato il minimo da 44 mesi. Si diffonde così la paura che il calo dei prezzi possa far saltare alcuni accordi finanziari sulle commodities, provocare nove insolvenze e così scatenare ulteriori vendite.
Il colosso nel trading di commodities Glencore Xtra cede a Londra oltre il 2%. Grande balzo in apertura a Zurigo di Swiss Re +6%) sulle voci di una possibile offerta di Exor per una partecipazione nel gruppo riassicurativo. La società ha poi smentito di avere contatti in corso con la famiglia Agnelli il titolo ridimensiona il rialzo all’1,6%.
Sul fronte del reddito fisso c’è stata l’asta dei BoT. Il Tesoro ha collocato tutti i 7 miliardi di euro dei nuovi Bot a 1 anno con il rendimento medio in discesa al minimo storico dello 0,592% dallo 0,676% dell’asta di febbraio. Lo spread Btp/Bund oscilla attorno ai 179 punti, il rendimento del decennale è del 3,4%. La forbice Bonos/Bund è di 171 pb.
Ancora una volta sono le banche a sostenere la Borsa italiana. Spicca Ubi Banca +3,75%, premiata dai risultati 2013 pubblicati in mattinata. Banca Popolare di Milano +3,98%, dopo le novità sulla governance e i conti 2013: un utile netto consolidato di 30 milioni, da un rosso di 430 milioni. Il piano prevede un utile netto di 295 milioni al 2016 e di 403 milioni al 2018.
Avanza sui conti anche Monte Paschi +3,54%, ha chiuso il 2013 con una perdita netta di 1,44 miliardi di euro dopo aver compiuto una profonda pulizia di bilancio, portando le rettifiche su crediti dell’anno a 2,75 miliardi di euro, sensibilmente sopra un consensus di 2,2 miliardi. Nomura ha alzato la raccomandazione su Unicredit +0,23%, a Buy da Reduce. Intesa -0,18%. Nomura ha tagliato la raccomandazione a Neutral da Buy.
Positiva la risposta dei mercato al business plan di Enel (+0,3% in apertura, ota invariata): il 2013 si è chiuso con un utile netto ordinario di 3,119 miliardi, in aumento del 10,3% rispetto ai 2,828 miliardi del 2012. E’ stato deciso di proporre all’assemblea del 24 maggio (in unica convocazione) un dividendo di 13 centesimi per azione, contro i 15 centesimi nel 2013.
Snam -1,3%, Ubs ha abbassato la raccomandazione a Neutral da Buy. A Piazza Affari il ribasso più forte è quello di Tod’s che perde il 4,28% dopo la diffusione dei conti inferiori alle previsioni. Pesa ancor di più il calo delle vendite nelle prime 10 settimane del 2014. Nomura ha ridotto il target price da 105 a 99 euro. Il broker aggiunge che “il trend di breve termine appare peggiorato nella distribuzione retail”.
Nel lusso si segnala anche il calo di Yoox -1,94% e Luxottica -0,58%. Resiste Ferragamo -0,22% dopo l’avvio positivo.