La Banca centrale europea resta “pronta a considerare tutti gli strumenti disponibili e a prendere altre azioni se necessario”, in risposta alla bassa inflazione e alla dinamica sommessa del credito. Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.
La Bce, che ha anche ritoccato al rialzo le previsioni di crescita economica di quest’anno nell’area euro (+1,2% nel 2014, +1,5% nel 2015 e per la prima volta hanno elaborato una stima sul 2016: più 1,8%), ha previsto che nel 2014 l’inflazione segni un +1%, sul 2015 un +1,3% e per la prima volta hanno elaborato una stima sul 2016: più 1,5 per cento. Tre mesi fa stimavano più 1,1 per cento sul 2014 e più 1,3 per cento sul 2016.
I dati sono stati illustrati dal presidente Mario Draghi, che ha anche aggiunto: “I paesi dell’area euro non devono disfare gli sforzi già fatti sul risanamento e devono mettere gli elevati debiti pubblici su traiettorie di calo”.
