Vola Rory McIlory, sulle ali di un gioco spettacolare a Palm Beach Gardens in Florida. Il nordirlandese dopo 36 buche è più che mai in vetta alla classifica dell’Honda Classic, con un parziale di 63-66, 11 colpi sotto il par. Dietro di lui Brendon de Jonge, 34enne giocatore dello Zimbawe, da diversi anni sul tour americano, con -10. I due oggi giocano insieme, in ultima partenza.
Resta in gara, salvandosi miracolosamente dal taglio, Tiger Woods, sempre più fuori palla, sempre più impreciso, ma anche sempre più determinato a non mollare. Tiger ieri è riuscito a chiudere un secondo giro in 69 colpi, prendendo 4 fairways e 9 green, insomma tirando la pallina quasi sempre fuori rotta. Lo hanno salvato approcci e uscite dal bunker da artista. Troppo poco per restare competitivo e mantenere a lungo la posizione di numero uno del mondo; abbastanza per giocare, questa settimana, anche nel weekend.
Scivola indietro di qualche posizione Matteo Manassero, che chiude il secondo giro con 71 colpi, per un totale di -2 sotto il par. Matteo è 39esimo e si sta comportando veramente bene su un percorso così difficile e lungo.
Da segnalare il salvataggio in zona Cesarini di Sergio Garcia, che era fuori dal torneo a due buche dalla fine, ma che è riuscito a rientrare centrando un birdie alla difficilissima 17 e uno alla 18.
Molti i nomi eccellenti che purtroppo invece non ce l’hanno fatta. Per un colpo sono rimasti fuori Phil Mickelson e Angel Cabrera; niente da fare nemmeno per due grandi giocatori come Charl Schwartzel e Henrik Stenson, “bocciati”, con uno score rispettivamente di +5 e +7.
