La Commissione europea ha confermato oggi a Bruxelles l’invio di una lettera all’Italia in cui si chiedono chiarimenti sull’operazione promossa dal decreto legge del 30 novembre 2013 che prevede la rivaluzione delle quote Bankitalia detenute dalle banche.
“Vogliamo informazioni supplementari per valutare se queste misure implicano la presenza di aiuti di Stato a favore di alcune banche”, ha detto il portavoce, Antoine Colombani, rispondendo alla domanda di una cronista italiana durante il briefing dell’Esecutivo comunitario. Si tratta di una richiesta che “fa parte degli scambi bilaterali che abbiamo con le autorità italiane”, ha concluso Colombani, che non ha fornito scadenze per quanto riguarda la risposta attesa.
La mossa di Bruxelles sarebbe stata innescata dal ricorso che l’eurodeputato dell’Idv Niccolò Rinaldi aveva presentato nelle scorse settimane. L’operazione, però, aveva già richiamato l’attenzione dei tecnici che operano per il responsabile della concorrenza Joaquin Alumnia.
Si sospetta che dietro l’azione di cambiamento nel capitale di Bankitalia da 300 mln a 7,5 miliardi si nasconda una manovra volta a indirizzare benefici patrimoniali alle banche italiane azioniste dell’istituto di via Nazionale, sottoposte in questi mesi all’esame sui bilanci dalla Bce e dall’authority europea Eba.
A destare perplessità anche il passaggio della norma che prevede la possibilità per Bankitalia di riacquistare lei stessa dalle banche le quote e quello sulla distribuzione sotto forma di dividendi agli istituti azionisti delle riserve della banca centrale che, come previsto dalla norma, verranno trasformate in capitale.
Intanto fonti del ministero dell’Economia hanno confermato l’arrivo della lettera, precisando che il nuovo ministro Pier Carlo Padoan “sta ora valutando la missiva”.