All’insegna della rivoluzione, dentro e fuori dal campo. Tempi duri in casa Inter, dove il neo presidente Thohir ha dato il via a quel cambiamento auspicato da stampa e tifosi. Lo avevamo già anticipato qualche giorno fa, ieri è arrivata l’ufficialità: Marco Branca non è più un dirigente nerazzurro. “La Società lo ringrazia per il prezioso contributo fornito, come calciatore prima e dirigente poi” il comunicato apparso sul sito ufficiale del club, che ora affiderà l’area tecnica a Piero Ausilio, almeno fino a giugno. Dopo comincerà un’altra era, magari sotto la gestione di qualcun altro (Leonardo?), intanto però Thohir comincia davvero a disegnare la sua Inter. “Mi dispiace per Branca, avevamo un ottimo rapporto – ha commentato Mazzarri. – E’ un anno difficile: prima il cambio di proprietà, poi quello dell’area tecnica. Non avevo previsto una situazione così, ma non voglio diventi un alibi nella gestione del gruppo”. Già, perché in tutto questo c’è anche una partita da giocare, per giunta piuttosto delicata. Contro il Sassuolo l’Inter non ha scelta: deve vincere a tutti i costi. “Ora come ora il risultato è la cosa più importante – ha ammesso Mazzarri. – Dovremo sbloccare la gara come non facciamo da un po’, a questi livelli i risultati negativi possono ostacolare il processo di crescita della squadra”. Per farcela WM attuerà, se non una rivoluzione, una bella serie di cambiamenti. Il più importante, o quantomeno il più atteso, riguarda Hernanes, che questa sera debutterà con la maglia nerazzurra.
“Ci voleva un giocatore come lui, con spessore tecnico e personalità – il pensiero del tecnico. – Può dare fiducia e coraggio anche ai suoi compagni, specialmente a quelli più giovani. Ha 28 anni, ha esperienza ed è un nazionale brasiliano”. Un’investitura in piena regola insomma, non a caso il Profeta verrà schierato là in mezzo al campo, assieme all’altro acquisto D’Ambrosio, al rientrante Guarin, a Kuzmanovic e Nagatomo. Cambio anche in difesa, dove Samuel sostituirà un Campagnaro apparso in netto calo fisico e mentale, e in attacco, che sarà nuovamente a due punte con Palacio e Milito. Un’Inter aggressiva, decisa a riprendersi quei tre punti che le mancano dal 22 dicembre, oltre che l’affetto dei tifosi. “Loro sono sempre stati fantastici, diciamo che contro il Catania eravamo tutti un po’ distratti – ha glissato Mazzarri. – Devono capire che i ragazzi, se incitati, possono dare di più, soprattutto in casa”. Un appello all’unità insomma, a cui San Siro dovrebbe rispondere presente. Molto però dipenderà dal match contro il Sassuolo, che i nerazzurri non possono proprio sbagliare.