“Il ricorso della corte tedesca a Strasburgo per gli OMT non è, ovviamente, una buona notizia”, ha dichiarato Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma, riferendosi alle operazioni monetarie definitive (Outright monetary transactions), annunciate dal Consiglio direttivo della Bce nell’agosto 2012.
Per OMT, nel dettaglio, si intende l’acquisto diretto da parte della Banca centrale europea di titoli di stato a breve termine emessi da Paesi in difficoltà macroeconomica grave e conclamata.
“Gli OMT sono l’unico vero motivo per cui la crisi dell’euro è rientrata. Peraltro, è un programma che ha funzionato senza essere attuato: non è stato speso un solo euro; è bastato l’annuncio ad abbassare gli spread. Una sua cancellazione o anche una modifica in senso restrittivo che implicasse una correzione dell’impostazione BCE potrebbe fare ricadere l’area alle tensioni di due anni fa.
Quella sul significato degli OMT è solo in minima parte una discussione tecnica poiché rivela, purtroppo, divaricazioni di interessi, di prospettive, di visione che non possono portare a nulla di buono per l’Europa.
Sta ora alla Corte di Giustizia europea accogliere le ragioni di Draghi e respingere al mittente i rilievi di Karlsrhue”, ha concluso De Nardis.