L’economia nipponica ha concluso l’anno in maniera positiva. Molte delle cifre svelate oggi, scrive Le Monde, sembrano confermare gli effetti positivi di Abenomics, la politica economica adottata dal premier Shinzo Abe dopo il suo ritorno al potere nel dicembre 2012. La disoccupazione è ancora in calo (-0,2% rispetto al mese precedente) a 3,7%.
I prezzi sono cresciuti dell’1,3% rispetto all’anno precedente, mentre la produzione industriale e i consumi hanno segnato rispettivamente un +1,1% e un +0,7%. L’inflazione è la conseguenza del ribasso dello yen e dell’aumento degli acquisti di materie prime, petrolio, gas e alimentari.
Il 2014 si annuncia come un anno particolarmente delicato per il governo di Abe, in particolare per la strategia di crescita, che si dovrà tradurre in riforme strutturali. Le misure di cui parla consistono nella riduzione dei costi per le imprese e nella flessibilità sul mercato del lavoro e in agricoltura, nella prospettiva di un accordo sul Ptp, l’ambiziosa intesa transpacifica di libero scambio che 11 Paesi – inclusi gli Usa – stanno negoziando.