Il successo per le aste di Btp di oggi sostiene Piazza Affari che passa in positivo, seppure di poco, staccando gli altri listini europei che rimangono in territorio negativo. I mercati soffrono le turbolenze sugli emergenti e l’ulteriore stretta della Fed da 10 miliardi sugli stimoli all’economia, peraltro pienamente attese dagli analisti. Milano sale dello 0,2% trainata dal rimbalzo delle banche su cui si erano scatenate le vendite negli ultimi giorni (tra cui Banco Popolare +4% e Mediobanca +1,93%) e dal buon andamento di Telecom Italia +2,9%, Tenaris +2,87% e Stm +2,31%. Il Btp quinquennale scadenza 2019 in asta oggi ha toccato il minimo storico al 2,43% e sono stati assegnati tutti i 4 miliardi offerti con una richiesta che ha sfiorato i 6 miliardi, rapporto di copertura di 1,49. Il decennale scadenza 2024 ha registrato un calo del rendimento lordo al 3,81%, – 3 punti base rispetto all’ultima asta di fine dicembre. Assegnati interamente i tre miliardi offerti a fronte di richieste di poco inferiori a 4 miliardi, con un rapporto di copertura di 1,32.
In Europa i listini continuano a soffrire sul caos emergenti e la mossa della Fed: Parigi -0,26%, Londra – 0,29%, Francoforte -0,30%. Tokyo ha chiuso in calo del 2,45%. Ora i mercati attendono l’apertura di Wall Street che ieri sera ha chiuso in rosso e il dato sul pil Usa .
La Spagna, secondo le stime dell’Ine, ha registrato un aumento del pil dello 0,3% nel quarto trimestre, il secondo aumento congiunturale consecutivo dopo due anni di recessione. Nel 2013 complessivamente il Pil ha segnato un calo dell’1,2%. Nell’Eurozona a 18 a gennaio l’indice Esi che misura la fiducia di imprese e consumatori è salito a 100,9 punti dai 100,4 di dicembre. Nell’Unione europea l’indice è cresciuto a 104,7 punti dai 103,8 di dicembre 2013.
In particolare , per quanto riguarda i consumatori, secondo i dati definitivi diffusi dalla Commissione europea, l’indice Esi è passato dai -13,5 punti di dicembre a -11,7 punti a gennaio, come stimato lo scorso 23 gennaio. Anche nell’Unione europea stime confermate, con l’indice che migliora da -10,9 di dicembre a -8,8 di gennaio.
In Germania il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6,8% a gennaio, secondo i dati destagionalizzati dell’ufficio federale di statistica, la disoccupazione si è ridotta di 28mila unità.
A Piazza Affari perdono terreno Tod’s che cede oltre il 7% dopo che i conti, che hanno mostrato ricavi in aumento, hanno però deluso le attese degli analisti. Pirelli -6,65% dopo che Marco Tronchetti provera ha smentito un’offerta di Goldman Sachs. Tra i peggiori del FtseMib, Campari -2,56%. Cnh -1,95%. Ferragamo -1,65%