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Successo dell’asta dei Btp ma Piazza Affari resta prudente

Particolare successo del nuovo Btp a 5 anni all’asta dei titoli di Stato italiani – Ma Milano e gli altri listini europei restano cauti, per le turbolenze degli emergenti, l’ulteriore stretta della Fed e l’attesa per i dati del Pil Usa, previsti nel pomeriggio – A Milano bene a metà giornata le banche – Corrono Telecom Italia, Tenaris e Stm- Affonda Tod’s

Successo dell’asta dei Btp ma Piazza Affari resta prudente

Il successo per le aste di Btp di oggi sostiene Piazza Affari che passa in positivo, seppure di poco, staccando gli altri listini europei che rimangono in territorio negativo. I mercati soffrono le turbolenze sugli emergenti e l’ulteriore stretta della Fed da 10 miliardi sugli stimoli all’economia, peraltro pienamente attese dagli analisti. Milano sale dello 0,2% trainata dal rimbalzo delle banche su cui si erano scatenate le vendite negli ultimi giorni (tra cui Banco Popolare +4% e Mediobanca +1,93%) e dal buon andamento di Telecom Italia +2,9%, Tenaris +2,87% e Stm +2,31%. Il Btp quinquennale scadenza 2019 in asta oggi ha toccato il minimo storico al 2,43% e sono stati assegnati tutti i 4 miliardi offerti con una richiesta che ha sfiorato i 6 miliardi, rapporto di copertura di 1,49. Il decennale scadenza 2024 ha registrato un calo del rendimento lordo al 3,81%, – 3 punti base rispetto all’ultima asta di fine dicembre. Assegnati interamente i tre miliardi offerti a fronte di richieste di poco inferiori a 4 miliardi, con un rapporto di copertura di 1,32.

In Europa i listini continuano a soffrire sul caos emergenti e la mossa della Fed: Parigi -0,26%, Londra – 0,29%, Francoforte -0,30%. Tokyo ha chiuso in calo del 2,45%. Ora i mercati attendono l’apertura di Wall Street che ieri sera ha chiuso in rosso e il dato sul pil Usa .

La Spagna, secondo le stime dell’Ine, ha registrato un aumento del pil dello 0,3% nel quarto trimestre, il secondo aumento congiunturale consecutivo dopo due anni di recessione. Nel 2013 complessivamente il Pil ha segnato un calo dell’1,2%. Nell’Eurozona a 18 a gennaio l’indice Esi che misura la fiducia di imprese e consumatori è salito a 100,9 punti dai 100,4 di dicembre. Nell’Unione europea l’indice è cresciuto a 104,7 punti dai 103,8 di dicembre 2013.

In particolare , per quanto riguarda i consumatori, secondo i dati definitivi diffusi dalla Commissione europea, l’indice Esi è passato dai -13,5 punti di dicembre a -11,7 punti a gennaio, come stimato lo scorso 23 gennaio. Anche nell’Unione europea stime confermate, con l’indice che migliora da -10,9 di dicembre a -8,8 di gennaio.

In Germania il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6,8% a gennaio, secondo i dati destagionalizzati dell’ufficio federale di statistica, la disoccupazione si è ridotta di 28mila unità.

A Piazza Affari perdono terreno Tod’s che cede oltre il 7% dopo che i conti, che hanno mostrato ricavi in aumento, hanno però deluso le attese degli analisti. Pirelli -6,65% dopo che Marco Tronchetti provera ha smentito un’offerta di Goldman Sachs. Tra i peggiori del FtseMib, Campari -2,56%. Cnh -1,95%. Ferragamo -1,65%

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