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Titoli di Stato, proposta dalla Germania: “Più requisiti di capitale per le banche che ne detengono”

Il quotidiano finanziario Handelsblatt ha preso posizione a favore della proposta di Martin Blessing, Ceo di Commerzbank, di imporre alle banche che detengono titoli di Stato requisiti di capitale aggiuntivo – La proposta riprende in realtà un’idea dello stesso Jens Weidmann, presidente della Bundesbank.

Titoli di Stato, proposta dalla Germania: “Più requisiti di capitale per le banche che ne detengono”

In un lungo reportage pubblicato lunedì scorso in prima pagina con il titolo “La rottura di un tabù”, il quotidiano finanziario Handelsblatt ha preso posizione a favore della proposta di Martin Blessing, Ceo di Commerzbank, di imporre alle banche che detengono titoli di Stato requisiti di capitale aggiuntivo.

Secondo Blessing, il quale ha ripreso un’idea di Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, i titoli di Stato non possono più essere considerati privi di rischio. L’attuale normativa, infatti, non impone infatti agli istituti di credito che li posseggono alcun limite e distorce quindi il mercato. Complice la politica monetaria dei tassi bassi perseguita fino ad oggi dalla BCE, nota Blessing in polemica con Draghi, le banche dei Paesi in crisi avrebbero massicciamente investito nei titoli di Stato dei propri paesi, trasferendo il rischio di credito dal pubblico al privato.

Per spezzare questo legame perverso tra banche e Stati, conclude Blessing, occorre modificare la normativa europea vigente, stabilendo che la regola per cui le banche non possano assumere posizioni per un importo superiore al 25 percento del patrimonio di vigilanza includa non soltanto i grandi fidi ai privati, bensì anche i titoli di Stato. In questo modo, le banche sarebbero costrette ad investire in altro modo, tornando nel medio-lungo periodo a fare credito all’economia reale. Una proposta simile, non condivisa però da Mario Draghi e dal consiglio direttivo della BCE, dovrebbe poter diventare realtà a partire dalle emissioni del 2019, sottolinea Blessing, ma Francoforte dovrebbe tenerne conto fin d’ora per gli stresstest che sta per condurre sulle principali europee.

Come lo stesso reportage dell’Handelsblatt non manca di ricordare, particolarmente colpite da un simile provvedimento sarebbero le banche italiane e quelle spagnole. Secondo dati EBA, tra il 2012 e il 2013, queste avrebbero incrementato il possesso di titoli di Stato in una misura pari a rispettivamente il 24 e 27 percento. Ad oggi, il rapporto tra bond sovrani e patrimonio di vigilanza delle banche italiane e spagnole è pari a circa al 70 e 90 percento.

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