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Tasi, Scelta Civica e Comuni contro l’emendamento del Governo su aliquote e detrazioni

Nel mirino c’è l’emendamento del Governo al decreto Enti Locali per concedere ai sindaci la possibilità di alzare le aliquote 2014 per finanziare le detrazioni – Fassino (Anci): “La direzione è giusta, ma non basta. Non risolve il nodo del minor gettito sulla prima casa rispetto all’Imu” – Scelta civica: “Soluzione entro un mese, possibile crisi”.

Tasi, Scelta Civica e Comuni contro l’emendamento del Governo su aliquote e detrazioni

Il ciclone Tasi continua a scuotere il Governo. Stavolta, però, a protestare non sono soltanto i sindaci: Scelta civica chiede che la nuova tassa sui servizi indivisibili dei Comuni sia modificata ulteriormente, minacciando in caso contrario di aprire una frattura nella maggioranza.  

Nel mirino c’è l’emendamento del Governo al decreto Enti Locali per concedere ai sindaci la possibilità di alzare le aliquote 2014 (l’incremento dovrà essere compreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille). I Comuni saranno liberi di decidere come ripartire il rincaro fra le diverse basi imponibili, fermo restando l’obbligo d’impiegare le risorse aggiuntive per finanziare detrazioni in favore delle fasce sociali più deboli.

Scelta civica chiede l’apertura “di un tavolo in cui definire, entro un mese, come deve essere la fiscalità sulla casa – ha detto il segretario Stefania Giannini –. Si tratta di un tentativo, spero di successo, di non mettere questa maggioranza in crisi”, perché, se il Governo ponesse la fiducia su un provvedimento che contenesse la possibilità di aumento delle aliquote Tasi, “voteremmo contro”.

Quanto agli amministratori locali, secondo il presidente dell’Anci, Pietro Fassino, l’emendamento del Governo “va nella direzione giusta, ma soltanto al 50%. Se la flessibilità sull’aliquota è finalizzata soltanto alla copertura delle detrazioni, non risolve il nodo del minor gettito sulla prima casa che i Comuni avranno rispetto all’Imu. Al Governo e al Parlamento chiediamo come intendano affrontare questo problema”. 

Le modifiche alla Tasi sono state oggi al centro anche di un incontro a Palazzo Chigi tra una delegazione del Governo e dell’Anci. L’Associazione dei Comuni ha chiesto che si adottino entro gennaio le misure necessarie a garantire le risorse compensative del minore gettito, anche “a fronte dell’obbligo di legge di approvare i bilanci comunali entro il 28 febbraio, termine che non può essere dilazionato visto che l’imminente scadenza elettorale di maggio obbligherà la stragrande maggioranza di Comuni ad esaurire la propria attività deliberativa entro febbraio”.

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