Contratto unico a tempo indeterminato e articolo 18 valido solo dal terzo anno in poi. Questi i punti fondamentali del programma messo in cantiere da Matteo Renzi sul tema più importante per l’agenda del centrosinistra: il lavoro. Le intenzioni del neoletto segretario del Pd sono state anticipate oggi dal quotidiano La Repubblica.
Il sindaco di Firenze dovrebbe presentare il “Piano per il lavoro” entro la fine di gennaio. A ispirare il tema del contratto unico sono state le proposte di economisti come Tito Boeri e Pietro Garibaldi e del giuslavorista Pietro Ichino.
Quanto all’articolo 18, il capitolo politicamente più sensibile, è sempre il modello Boeri-Garibaldi a suggerire che i neoassunti vengano esclusi dall’applicazione delle tutele per i primi tre anni. Durante questo periodo, inoltre, l’imprenditore non pagherebbe i contributi, che sarebbero a carico dello Stato.
D’altro canto, per i lavoratori flessibili, il progetto prevede l’estensione delle tutele (dalla maternità alla malattia), mentre chi perderà il posto avrà diritto a un sussidio di disoccupazione universale (senza distinzioni in base alle dimensioni dell’azienda) al posto dell’attuale cassa integrazione (che viene concessa a un lavoratore su tre).