Giornata volatile per il Ftse Mib con pochi passaggi in territorio positivo. A metà seduta Milano cede lo 0,5%, lo spread è in rialzo a 227 punti base. In rosso anche l’Europa: Londra -0,93%, Francoforte -0,69%, Parigi -0,22%.
Secondo l’Ocse la crescita dei Paesi del G20 hanno migliorato la crescita nel terzo trimestre a +0,9% contro lo 0,8% dei tre mesi precedenti. Su base annua “fra i Paesi del G20 la Cina registra il tasso di crescita più forte (7,8%), l’Italia la contrazione maggiore (-1,8%)”. Sul fronte dell’Eurozona la Bce rileva nel bollettino mensile che la crescita dopo il +0,1% del terzo trimestre dovrebbe proseguire visto che “l’andamento degli indicatori del clima di fiducia basati sulle indagini congiunturali fino a novembre è coerente con un tasso di crescita positivo anche nel quarto trimestre dell’anno”.
Per quanto riguarda l’Italia il rapporto deficit/Pil dell’Italia, atteso al 3% nel 2013 contro l’obiettivo del 2,9% e al 2,5% nel 2014 contro l’1,8% del programma di stabilità, si deve per la Bce “principalmente a un peggioramento delle condizioni economiche” notando che il risanamento strutturale è inferiore allo sforzo richiesto.Oggi l’Istat ha reso noto il dato sull’inflazione a novembre diminuita dello 0,3% su mese e aumentata dello 0,7% su anno. In Europa Mario Draghi, presidente della Bce, ha rassicurato sui rischi legati all’andamento dei prezzi nel suo intervento finale all’assemblea plenaria dell’Europarlamento. “L’inflazione – ha detto – resterà bassa per un periodo di tempo prolungato, siamo consapevoli dei rischi al ribasso e per questo siamo pronti ad agire e siamo in grado di agire, siamo pieni di strumenti che possiamo modulare per fronteggiare la situazione”.
Intanto il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno raggiunto un accordo politico sulla direttiva per la risoluzione e ristrutturazione delle banche a livello nazionale. Per Draghi l’Unione bancaria non basta. Sul fronte degli stress test il presidente della Bce afferma che i Btp verranno stressati come ogni altra categoria di asset mentre il Ft scrive che la Bce sta valutando la possibilità di richiedere alle banche dell’Eurozona di fissare una sorta di fondo in cui accantonare capitali per far fronte all’esposizione in titoli di Stato, spiegando che la decisione rientra nel “tentativo di far sì che le banche più deboli non utilizzino la liquidità per acquistare debito dei Paesi più colpiti dalla crisi”.
La Banca nazionale svizzera ha lasciato i tassi d’interesse invariati a 0%-0,25% e ha abbassato la propria stima d’inflazione per il 2014 e 2015 e vede ora un aumento dei prezzi compreso tra 0,2% e 0,6% (contro la forchetta di 0,3%-0,7% precedente). Ha poi annunciato che continuerà a difendere il cambio del franco svizzero contro l’euro rimanendo pronta ad acquistare moneta in quantità illimitata se necessario.
A Piazza Affari in fondo al Ftse Mib Autogrill cede il 2,89%, Bper -2,78%, Diasorin -2,47%, Saipem -2,18%, Wdf -2,12%. In controtendenza Ansaldo Sts +2,25%, A2A +1,54%, Pirelli +1,10%, Luxottica +1%, Mps +0,82% nel giorno del cda convocato per la richiesta della Fondazione di procedere all’aumento nel secondo trimestre 2014.