La Wto ha raggiunto uno storico accordo sulle liberalizzazioni commerciali, nella ministeriale di Bali. Una revisione della dichiarazione finale del vertice, nella giornata di sabato, ha permesso a Cuba di mettere in evidenza che i ritardi nel transito delle merci legati all’embargo subito dagli Stati Uniti sono illegali, vedendo così riconosciuto il proprio profilo politico. Il via libera da parte dell’isola, a quel punto, ha dato corpo al programma di liberalizzazioni lanciato nel 2001 a Doha, ma rimasto, finora, lettera morta.
Tutti e dieci i capitoli presentati all’apertura delle trattative sono stati approvati: si tratta di norme relative alla facilitazione del commercio e a temi agricoli come servizi generali, stoccaggio pubblico di materie prime alimentari ai fini della sicurezza alimentare, Tariffe Quota Rates, Competizione nelle esportazioni. Inoltre si è affrontato il capitolo del Cotone e il rinvio dell’implementazione della liberalizzazione dei servizi. Si parla di opportunità per milioni di posti di lavoro e di una ricchezza prodotta valutata intorno a 1.000 miliardi.
Il direttore generale della Wto Roberto Azevedo ha dichiarato il suo entusiasmo, al termine di una trattativa lunga e serrata: “Non siamo riusciti solamente a tenere in vita quest’organizzazione, ma a dimostrare come dovrebbe lavorare, in modo energico, non in incontri chiusi, ma con tutti i membri impegnati a negoziare”. Tanto entusiasmo, però, non inganni: la maggior parte delle misure è stata presentata nella sua forma meno definita, per non creare dissenso, e a livello tecnico bisognerò affrontare molto lavoro a Ginevra.
Soddisfatto anche il premier italiano Enrico Letta: “L’accordo raggiunto nell’ambito della Conferenza ministeriale del Wto a Bali è un risultato storico che rafforza il sistema multilaterale degli scambi, li agevola, sostiene il commercio dei paesi meno sviluppati e segna importanti progressi in materia di sicurezza alimentare”.
“Per l’Europa e l’Italia – prosegue il presidente del Consiglio in una nota diffusa da Palazzo Chigi -sono di particolare importanza le misure di facilitazione commerciale, che permetteranno alle nostre imprese, Pmi in primo luogo, di esportare più facilmente, in tempi più rapidi e con minore burocrazia”. Letta si dice inoltre sicuro “che le nostre imprese, a partire dalle Pmi, sapranno coglierle in pieno, grazie al loro dinamismo e alla loro capacità di innovazione”.