E’ finita tra i fischi di un pubblico più deluso che arrabbiato. Il San Paolo non ha preso bene l’ennesimo passo falso interno del Napoli, che con il 3-3 con l’Udinese fa scappare la Juve, forse la Roma e rischia nuovamente di farsi avvicinare da Inter e Fiorentina. Doveva essere la serata della risposta ai bianconeri, invece gli azzurri non sono riusciti ad avere la meglio di un’Udinese priva del suo bomber per eccellenza, quel Totò Di Natale assente per infortunio. Da Fuorigrotta è uscito un pari rocambolesco e carico di rimpianti, che potrebbe avere ripercussioni anche in vista della sfida all’Arsenal, che, per inciso, segnerà il primo step della stagione azzurra. Il morale infatti rischia di essere sotto terra dopo una prestazione difensiva così, in cui il Napoli ha nuovamente messo in mostra i suoi limiti.
Che non sarebbe stata una serata facile lo si era capito già dall’inizio. Oltre ad Hamsik, Benitez era costretto a rinunciare anche a Reina, portiere titolare fin qui sempre presente. Al suo posto il tecnico sceglieva il giovane Rafael, arrivato in estate dal Santos e al debutto assoluto con la maglia azzurra. L’inizio era tutto di marca Udinese, molto più brillante e motivata nel cercare la rete spacca-partita. Che arrivava però dal Napoli, a conferma della più spietata legge del calcio: gol sbagliato, gol subito. Al 38’ infatti Pandev risolveva in mischia una palla sporca e portava i padroni di casa in vantaggio. Ma il macedone non si limitava alla rete dell’1-0 e due minuti dopo raddoppiava sfruttando al meglio un assist di Higuain. Festa grande a Fuorigrotta, guastata però da Federico Fernandez, che allo scadere del primo tempo riportava in partita l’Udinese con una deviazione sfortunata sul colpo di testa di Hertaux. Il primo tempo finiva così 2-1, anticamera di una ripresa in cui entrambe le squadre si fronteggiavano a viso aperto. Erano i friulani però a godere, con un tiro di Fernandes che beffava l’impacciato e colpevole Rafael (70’). Brutta botta per il Napoli, che aveva però la forza di reagire. Un minuto più tardi infatti Dzemaili concludeva in gol la bella azione personale di Higuain, segnando un gol facile facile per il 3-2 azzurro. Ma la girandola del gol non era ancora finita e al 81’ Basta sfruttava l’ennesima distrazione difensiva del Napoli, insaccando la palla del definitivo 3-3. Che potrebbe costare molto caro agli azzurri, per la prima volta processati anche dal fedelissimo San Paolo.
