Peggiora ancora la contrazione del credito bancario alle imprese nell’Eurozona, che a ottobre ha registrato una flessione 3,7% su base annua, in seguito al calo del 3,6% del mese precedente. Le cifre sono contenute nel rapporto mensile sugli aggregati monetari pubblicato dalla Bce. La dinamica si conferma anche nei dati depurati dagli effetti di dismissioni e cartolarizzazioni, componendo una contrazione del 2,9% su anno.
La facilità di accesso ai rifinanziamenti che l’istituto guidato da Mario Draghi assicura alle banche, dunque, non si riflette a valle, nel credito che le stesse banche concedono alle imprese che invece continua a peggiorare.
Il credito alle famiglie ha mostrato un andamento stabile, crescendo dello 0,1%, grazie all’accelerazione dei mutui per l’acquisto di immobili, +0,9% su base annua, dopo il +0,8% di settembre. L’insieme del credito al settore privato (imprese più famiglie) continua invece a segnare una dinamica negativa, -2,1% in peggioramento dal -2% di un mese prima.
Netto indebolimento per il generale aggregato sull’offerta di moneta M3, che rallenta al +1,4% ad ottobre dopo il +2% di settembre. Il dato ha deluso le previsioni degli analisti.