Dopo le banche, anche le assicurazioni europee hanno nuove regole prudenziali. Giovedì 14 novembre è stato raggiunto un accordo nell’ambito del cosiddetto trilogo (tra commissione, parlamento europeo e Consiglio europeo) per approvare le misure attuative della direttiva di Solvency II. La decisione, che nelle prossime settimane verrà ratificata dal Parlamento europeo, conclude un lungo iter legislativo iniziato da oltre dieci anni ed avrà un impatto notevole per l’industria assicurativa europea e, indirettamente, sull’economia dell’intero continente.
Le assicurazioni sono i principali investitori istituzionali europei con un portafoglio d’investimento di 8.500 miliardi di euro per il 64% rappresentato da titoli governativi e corporate bond, e per il 15% da strumenti di equity. Nell’attuale congiuntura economica sono chiamate a svolgere un ruolo di primo piano nel sostegno all’economia, anche maggiore rispetto al passato in considerazione delle difficoltà in cui si dibatte il mondo del credito.
Le nuove regole di vigilanza prudenziale, ponderando i fabbisogni di capitale regolamentare in relazione a ciascuna scelta d’investimento, avranno rilevanti effetti sulle decisioni finanziarie di ciascuna compagnia. Tutto ciò, assieme alla necessità di adattare le nuove regole a situazioni di stress finanziario come quelle che l’Europa ha sperimentato nell’ultimo periodo, spiegano il laborioso iter del provvedimento e l’importanza del compromesso che è stato raggiunto.