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Fonsai: chiusa l’indagine su Ligresti e l’ex presidente Isvap Giannini, accusati di corruzione

I pm di Milano hanno depositato l’atto di chiusura della loro indagine su Salvatore Ligresti e l’ex presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini, accusati di concorso in corruzione – Giannini è accusato anche di aver calunniato Ligresti, per occultare il fatto di aver omesso la vigilanza su Fonsai.

Fonsai: chiusa l’indagine su Ligresti e l’ex presidente Isvap Giannini, accusati di corruzione

La Procura di Milano ha chiuso l’indagine su Salvatore Ligresti e su Giancarlo Giannini, ex presidente Isvap: l’ipotesi di reato, per i due, è di concorso in corruzione, e per Giannini, da una certa data in poi, anche di calunnia ai danni di Ligresti.

Due periodi ben diversi, quelli ricostruiti dai pm Luigi Orsi e Alfredo Robleado. Il primo va dal 2002 all’agosto del 2010, da quando, cioè, il gruppo Ligresti assume il controllo di Fondiaria. L’accusa rivolta a Giannini è quella di aver evitato le ispezioni dell’ente che dirigeva, l’Isvap, sul polo assicurativo.

L’ispezione arriva solo nell’ottobre 2010, ma, secondo i pm, si sarebbe trattato di un'”iniziativa tardiva”, giunta a un anno di distanza dalla segnalazione di Giovanni Cucinotta (dirigente dell’area Vigilanza dell’Isvap) sulle anomalie dei conti di Fonsai. Secondo la procura Giannini avrebbe rallentato anche le ispezioni sulle sospette erogazioni di denaro (consulenze per milioni di euro) da Fonsai a Salvatore e Jonella Ligresti.

Un occhio di riguardo che aveva un prezzo: la promessa di un’intercessione presso Silvio Berlusconi da parte di Ligresti, per far ottenere a Giannini la carica di presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Questo il concorso in corruzione. Poi arriva la calunnia: in seguito alle avvisaglie sempre più chiare del crollo dei Ligresti, Giannini, “allo scopo di occultare il fatto di aver omesso di svolgere al propria doverosa vigilanza su Fonsai e di conseguire l’impunità”, denuncia alla magistratura che l’ispezione Isvap conclusa il 29 settembre 2011 si era accorta che Ligresti in passato aveva occultato all’Isvap importanti dati sulle riserve sinistri con riflessi sul bilanci 2010, oltre al pagamento anomalo e indebito a Ligresti di 28 milioni da parte di Fonsai nel 2003-2010.

Secondo i pm, Giannini avrebbe mentito per coprire la propria “tardiva e inefficace vigilanza”. L’avvocato dell’ex presidente Isvap ha chiesto ai pm l’interrogatorio del proprio assistito. In seguito la Procura deciderà se chiedere il rinvio a giudizio oppure se cambiare idea a fronte degli argomenti difensivi e chiedere l’archiviazione.

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