Finmeccanica cede il 6%, peggior titolo del Ftse Mib (+0,38%) dopo la diffusione dei conti ieri a Borse chiuse (-7,8% in avvio di seduta). Il gruppo dell’aerospazio ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con una perdita di 136 milioni di euro, rispetto al risultato positivo di 141 milioni dello stesso periodo del 2012. La società ha precisato che aerospazio e difesa sono in linea con le previsioni, mentre permane l’andamento negativo di Ansaldobreda. Nell’Aerospazio e Difesa, spiega la nota, il processo di ristrutturazione ha consentito di: raggiungere gli obiettivi relativamente a ordini (8.171 milioni di euro) e ricavi (9.978 milioni di euro), superare l’Ebita atteso (pari a 712 milioni), e mitigare parzialmente gli effetti negativi determinati dai mancati incassi del contratto indiano di AgustaWestland. Ansaldobreda non ha invece raggiunto alcuno degli obiettivi assegnati realizzando ordini per soli 63 milioni di euro, ricavi per 402 milioni, Ebita negativo per 94 milioni di euro.
Per quanto riguarda solo il terzo trimestre, Finmeccanica ha archiviato un risultato netto negativo di 73 milioni di euro rispetto ai 74 milioni positivi di euro del terzo trimestre 2012 e ricavi in calo a 3,67miliardi dai 3,9 del 2012. Gli ordini sono saliti a 3,4 miliardi rispetto ai 2,907 miliardi del terzo trimestre 2012. Per il 2013 Finmeccanica prevede di realizzare un utile netto consolidato positivo, ma “il perdurare della grave crisi di Ansaldobreda non consentirà di raggiungere gli obiettivi di redditività attesi per il 2013, pur in presenza dei positivi e soddisfacenti risultati dell’aerospazio e difesa”. In particolare, l’Ebita mostrerà un calo del 5-10% rispetto alla stima di 1,1 miliardi.
“Nell’ambito del processo di concentrazione sulle attività dell’Aerospazio & Difesa – ha commentato la società – la cessione di Ansaldo Energia ha rappresentato un primo importante passo nel percorso di ristrutturazione del Portafoglio di attività di Finmeccanica. Finmeccanica intende individuare soluzioni in termini di prospettive industriali anche per il comparto trasporti, per il quale peraltro le discussioni in corso non hanno sinora consentito la definizione di un assetto adeguato”.
Il gruppo ha rilevato che “risulta necessario, anche per individuare un assetto adeguato del comparto, avviare una discontinuità strategica ed operativa in Ansaldobreda”, spiegando che “gli effetti positivi delle azioni di ristrutturazione avviate nei comparti core , che mostrano dati in linea con le aspettative, sono stati erosi in misura consistente dalle performance negative di Ansaldo breda, che non ha raggiunto gli obiettivi di recupero attesi”.
Infine, ha precisato che anche la partecipazione detenuta in Ansaldo Sts “verrà a sua volta gestita nell’interesse della società, dei suoi azionisti e degli azionisti di Finmeccanica”.