Il colosso francese Alstom annuncia un taglio di 1300 posti di lavoro in Europa, nella attività di costruzione di centrali elettriche e nella divisione informatica. Durante la conference call di presentazione del bilancio del primo semestre, il numero uno del gruppo, Patrick Kron, ha quantificato gli esuberi ma non ha indicato quali saranno i Paesi colpiti.
Alstom ha chiuso il semestre con ordini in calo del 22% a 9,4 miliardi di euro, il fatturato è aumentato del 4% a quota 9,7 miliardi. L’utile ed il margine operativo sono rimasti stabili, rispettivamente a quota 700 milioni e 7,1%; l’utile netto è pari a 375 milioni di euro, era di 386 nel 2012.
Alstom impiega 93 mila persone di cui 18 mila in Francia, 9 mila in Germania, 6.500 nel Regno Unito e 6.400 in Svizzera, e già nel 2010 e 2011 ha fatto tagli al personale. Il ministro della produzione Montebourg ha assicurato che i tagli non avranno alcun impatto in Francia.
Intanto l’azione del gruppo francese vola in Borsa, +6,55 e un prezzo azionario pari a 28,86.
