Diciassette consiglieri di indirizzo su 28 – l’ampia maggioranza – della Fondazione Carige hanno chiesto la revoca del presidente Flavio Repetto.
I consiglieri che non hanno sottoscritto il documento sono Dagna, Regazzoni, Treccani, Bacigalupo, Mazzarello, Morettini, Papone, Piombino, Crosa di Vergagni e D’Angelo. Tutti gli altri, invece, hanno formalizzato nero su bianco la volontà di far fuori l’imprenditore prestato alla finanza dalla guida del principale ente finanziario ligure.
In realtà, i 17 si erano già mossi, alla vigilia dell’assemblea di Banca Carighe, per prendere tempo e frenare il ricambio del management. Un tentativo andato a vuoto.
Repetto, il cui mandato sarebbe scaduto nel 2016, è entrato nel mirino per l’operazione di “repulisti” compiuta fin dal suo arrivo in Fondazione Carige, imponendo la chiusura delle società strumentali, il cambio al vertice delle compagnie assicurative e, storia di poche settimane fa – ed è l’elemento che più ha diviso – l’azzeramento del ponte di comando della Banca, provocando l’uscita di scena di Giovanni Berneschi, per decenni numero uno dell’istituto.
