Le speranze degli Stati Uniti si spostano al Senato. Inizia oggi il tredicesimo giorno di braccio di ferro fra Democratici e Repubblicani, mentre si avvicina il termine per evitare il default, superando anche lo “shutdown” che da giorni paralizza l’attività del governo federale.
La trattativa fra il presidente Barack Obama e lo speaker repubblicano al Congresso John Boehmer si è interrotta con un nulla di fatto. E nel week end, all’apparenza, non si sono registrati progressi. Il negoziato prosegue ora al Senato, dove i Democratici sono in maggioranza. Ieri sera lo speaker democratico Harry Reid si è detto convinto che ci sia spazio per un accordo che eviti la più clamorosa e devastante bancarotta della storia. Il suo interlocutore repubblicano è il senatore Mitch McConnell.
Ormai è una corsa contro il tempo: il conto alla rovescia entro cui innalzare il tetto del debito Usa scade giovedì. Obama, intanto, ha ribadito la volontà di negoziare poi “una soluzione più a lungo termine per il budget che accrescerà la nostra economia e creerà lavoro”.