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Telecom recupera ma Piazza Affari cade. Male le banche: spread sopra i 250 pb

Alla Borsa di Milano il titolo migliore è Telecom Italia (+4,1%): sale in attesa del cda sull’aumento di capitale – Ma il Ftse Mib cede l’1,2%, a causa delle banche, tutte negative, a partire da Intesa Sanpaolo (-3,8%), sulla scia delle voci di un possibile avvicindamento ai vertici – Pesa l’atmosfera di incertezza politica – Spread sopra i 250 pb

Telecom recupera ma Piazza Affari cade. Male le banche: spread sopra i 250 pb

Le tensioni politiche innescano le vendite a Piazza Affari trascinata in ribasso dell’1,19% dalle banche. In giornata lo spread Btp-bund è balzato sopra i 250 punti base da 241 di ieri, nonostante il buon esito dell’asta sui Bot in mattinata. Il tesoro ha collocato tutti gli 8,5 miliardi di euro di Bot semestrali programmati con rendimento sceso a 0,781% da 0,886% di agosto, segnando il minimo dallo scorso maggio. Ora si guarda alle prossima asta di Btp.

In territorio negativo, sebbene con ribassi frazionali, anche il resto d’Europa con l’eccezione di Londra. L’ufficio nazionale di statistica della Gran Bretagna ha reso noto che nel secondo trimestre dell’anno il pil è cresciuto dello 0,7% rispetto al primo trimestre, confermando confermando la seconda stima del Pil e in linea con le attese degli analisti.

Parigi -0,21%, Francoforte invariata, Madrid +0,32%. Wall Street ha aperto positiva e alla chiusura dell’Europa mantiene rialzi frazionali. Da segnalare che Facebook ha superato la soglia dei 50 dollari.

Sul fronte dei dati macro, il Dipartimento del Commercio Usa ha confermato la stima di agosto sul pil (+2,5%) contro le attese del mercato per una revisione al rialzo al 2,6%. Deludono le attese anche i compromessi per l’acquisto di case negli Stati Uniti in agosto sono scesi dell’1,6% rispetto al mese precedente e contro attese degli analisti per -1%. Il Dipartimento del lavoro ha rilevato che il numero dei posti creati sarà probabilmente rivisto al rialzo rispetto ai 2,03 milioni di posti stimati nei 12 mesi che si sono chiusi in marzo.

Gli occhi sono sui negoziati per l’innalzamento del tetto al debito. “Non permetterò agli Stati Uniti di fare default sui propri debiti”, ha detto il presidente Barack Obama, sottolineando che l’Obamacare “è qui per restare”, nodo su cui si stanno consumando le trattative con i repubblicani.

Per il colosso dei bond Pimco “Moody’s e il Tesoro americano sono una famiglia felice. E’ meglio fidarsi di Standard & Poor’s, Fitch ed Egan Jones” per il rating degli Stati Uniti. Per Moody’s infatti, che assegna Aaa con outlook stabile, il rating americano non è toccato dal recente dibattito sull’aumento del tetto del debito: il tetto del debito sarà alzato evitando il default e che il budget sarà approvato evitando la chiusura del governo. L’euro si attesta a 1,348 dollari mentre il petrolio guadagna lo 0,3% e si attesta a 103 dollari al barile.

A Piazza Affari cadono le banche penalizzate da tensioni politiche e spread. Peggior titolo Intesa Sanpaolo che paga anche le indiscrezioni sull’instabilità al vertice con le ipotesi di del ceo Cucchiani. Il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro ha anche affermato che ”le indiscrezioni relative a una qualsiasi forma di aggregazione tra Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena sono completamente destituite di fondamento”. Banco Popolare -3,4%, Bper -3,2%, Mediolanum -3%. Bpm -2,72%. Nei giorni scorsi, secondo quanto risulta all’agenzia Radiocor, anche la Consob è intervenuta sulla questione governance convocando lo scorso 17 settembre a Roma il presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi “al fine di fornire informazioni aggiornate e chiarimenti in merito alla riforma della governance, alle ipotesi di alleanza o di fusione con un’altra banca popolare”. Il consiglio di Bpm ha scritto nella risposta a Bankitalia che se il progetto di riforma della governance della banca si rivelerà inadatto a raggiungere gli obiettivi di bilanciamento e apertura degli assetti di governo, il consiglio di gestione “si adopererà affinché sia ripreso e portato a compimento il progetto di trasformazione della banca in società per azioni, divenendo quest’ultima, in prospettiva, l’unico strumento possibile per assicurare il superamento delle criticità che affliggono la banca preservandone l’autonomia”.

In fondo al Ftse Mib anche Pirelli -3%. Fondiaria -0,5%, è stato tolto il sequestro ai beni della famiglia Ligresti per 250 milioni. Fuori dal listino principale, Camfin cede il 3,8% portandosi a ridosso del prezzo d’Opa

Rimbalza Telecom Italia +4,1%. Il Tesoro studia soluzioni per una riduzione della soglia d’obbligo per l’Opa. Bene anche Autogrill +1,3%, oggi è stata formalizzata la scissione delle attività di duty free che arriveranno in Borsa il primo ottobre. Enel +0,2% è sostenuta dall’interesse di Gazprom per alcuni asset.

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