Storica apertura dell’Iran nei confronti della comunità internazionale. Il nuovo presidente Hassan Rohani ha detto davanti all’assemblea generale dell’Onu che Teheran è pronta ad avviare “un negoziato immediato sul dossier nucleare“, ed è interessata a “un accordo-quadro con gli Stati Uniti”. Rohani non manca di lanciare alcune critiche contro gli Usa, in particolare denunciando le sanzioni contro l’Iran e l’uso dei droni, ma di fatto conferma la propria ispirazione moderata e raccoglie l’invito al dialogo arrivato da Barack Obama, pur rifiutando l’offerta di un incontro bilaterale: “Troppo poco tempo per prepararlo”.
In un’intervista alla Cnn, inoltre, il presidente iraniano ha riconosciuto che l’Olocausto c’è stato ed è stato un grave crimine contro gli ebrei da parte dei nazisti. Una svolta epocale rispetto al suo predecessore, Mahmud Ahmadinejad, che aveva negato la Shoa direttamente dal palco dell’Onu. “L’Iran non è una minaccia per il mondo”, ha chiosato Rohani.
Da parte sua, Obama conferma che gli Usa sono ” incoraggiati dal fatto che il nuovo presidente Hassan Rohani alla sua elezione abbia ricevuto dal popolo iraniano un mandato di moderazione”, anche se resta da “verificare che le azioni corrispondano alle parole”.