Avanza Piazza Affari al traino dell’operazione Telecom. In terreno positivo anche gli atri mercati, grazie alla scossa delle dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha avvertito che la politica monetaria nella zona euro resterà “accomodante” ancora a lungo: il cambio euro/dollaro è sceso a 1,348, da 1,349 della chiusura precedente.
L’indice FtseMib sale dello 0,83% a quota 18063. Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento del Btp decennale è il 4,22%, spread invariato a quota 233. Modesti i rialzi di Londra (+0,19%) e Francoforte (+0,23%). Parigi sale dello 0,69%.
L’indice Ifo, elaborato attraverso interviste ad un campione di imprenditori tedeschi, è salito in settembre per il quinto mese consecutivo portandosi a 107,7 da 107,5 di agosto. L’incremento è inferiore alle aspettative degli economisti (108,1). Nel pomeriggio è atteso in Usa l’indice sulla fiducia dei consumatori.
Sotto i riflettori, com’è ovvio, Telecom Italia, alle 13 in rialzo del 2,63%, dopo l’accordo fra i soci italiani di Telco e la spagnola Telefonica che aumenterà la sua quota in Telco al 66% sulla base di una valutazione delle azioni Telecom Italia di circa 1,1 euro. L’operazione non prevede alcuna Opa sul resto del capitale di Telecom Italia.
Beneficiati i soci di Telco: Generali (+1,47%) svaluterà le azioni Telecom Italia nel terzo trimestre di quest’anno con un effetto negativo di 65 milioni; Mediobanca (+3,34%) ha già allineato la partecipazione in Telecom Italia al valore di mercato. L’istituto di Piazzetta Cuccia si trova nella condizione di poter contabilizzare una plusvalenza potenziale di 60 milioni di euro. Tra le altre banche, Intesa +0,53%, Unicredit +1,03%, Monte Paschi +0,76%.
Azimut +2,44%, Banca Generali +1,9%: Citigroup ha avviato la copertura con raccomandazione “buy” e target price 20 euro per entrambi i titoli. Mediolanum guadagna lo 0,89%. Nel comparto finanziario brillano anche Fondiaria-Sai (+2,9%) e Unipol (+1,8%). Eni perde lo 0,29%: Citigroup ha messo la società petrolifera italiana fra i “least preferred stock”, cioè fra le azioni “meno preferite”.
Contrastati i titoli industriali: Fiat +0,16, Finmeccanica -0,3%, StM -0,07%, Fiat Industrial +2,14% in vista dell’esordio a Wall Street. Tenaris -1,11%, Ubs ha tagliato a “sell”. Ben comprate le Utility: Enel +19,8%, A2A +1,87%. Maire Tecnimont +6,5%, Exane ha alzato il giudizio a outperform da neutral, target price alzato a 1,7 euro da 1,0 euro.
